Don Giulio Mignani è il parroco di Bonassola in provincia di La Spezia. O meglio, era. È stato sospeso a divinis dal Vaticano. Per le sue esternazioni su fine vita, omosessualità ed aborto. Finite nel mirino della diocesi locale in quanto «non conformi» con la dottrina della Chiesa. «Potrei ritornare sui miei passi, probabilmente la sospensione cadrebbe – dice oggi all’edizione locale di Repubblica don Giulio -. Ma sinceramente non so se sarei mai in grado, io le cose che dico e che ho fatto le considero troppo importanti per avvicinare la Chiesa alle persone, non posso far finita di non pensarle». Mignani aveva indetto l’anno scorso una “Giornata per il rispetto di ogni spiritualità”. A dicembre si era dichiarato favorevole ai referendum sul fine vita. «Abbiamo il dovere di riflettere senza tabù e pregiudizi sull’ipotesi di una legge che regolamenti l’eutanasia – aveva spiegato -. Ma non per svalutazione della vita, proprio al contrario: da un suo altissimo rispetto».
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