Incendio sul ponte della Crimea: «È stato un camion-bomba». Il consigliere di Zelensky: «È solo l’inizio» – Il video

È il più ampio d’Europa. I russi non svelano le cause dell’incendio

Un serbatoio di stoccaggio del carburante ha preso fuoco sul ponte della Crimea. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass, precisando che gli archi navigabili del viadotto non hanno subito danni. «È troppo presto per parlare di cause e conseguenze. Sono in corso i lavori per estinguere l’incendio», ha scritto su Telegram Oleg Kryuchkov, consigliere del governo russo in Crimea. La circolazione dei mezzi sul ponte è stata comunque sospesa. Il rogo del ponte è visibile su molti canali Telegram e account Twitter. Il ponte, lungo 19 chilometri, è il più ampio d’Europa. L’agenzia di stampa Reuters scrive che l’incendio è nato da un carro armato. Su Telegram circolano immagini che mostrano due campate del ponte colpite e abbattute e si ipotizza che sia stato un razzo ad agire.


Putin convoca la commissione anti-terrorismo

Si citano anche alcuni testimoni oculari che l’avrebbero visto colpire il ponte. La Russia invece sostiene che l’incendio sia derivato dall’esplosione di un camion: «Oggi alle 06:07 sulla parte automobilistica del ponte di Crimea dal lato della penisola di Taman, un camion è stato fatto esplodere, provocando un incendio su sette serbatoi di carburante di un treno che si muoveva in direzione della penisola di Crimea. C’era un crollo parziale di due campate automobilistiche del ponte», secondo il Comitato nazionale antiterrorismo di Mosca. L’arco sopra la parte navigabile del ponte non è invece stato danneggiato.


Mykhaylo Podolyak, consigliere di Zelensky, su Twitter ha scritto che questo è «solo l’inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto. Quello che è stato rubato deve tornare all’Ucraina. Tutto ciò che è occupato dalla Russia deve essere restituito». Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato la formazione di una commissione governativa per fare luce sull’accaduto. Putin ha ricevuto i rapporti dal primo ministro Mikhail Mishutin, dal vice primo ministro Marat Khusnullin, dal ministro delle Emergenze Alexander Kurenkov e del ministro dei Trasporti Gennady Savelyev, così come dai capi delle forze dell’ordine, ha fatto sapere il suo portavoce Peskov. «Il presidente ha ordinato al primo ministro di formare una commissione governativa per stabilire le cause dell’incidente e affrontarne rapidamente le conseguenze. La commissione comprenderà anche i capi della Regione di Krasnodar e della Crimea, oltre a funzionari della Guardia Nazionale, del Servizio di Sicurezza Federale e del ministero degli Interni», ha concluso.

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