La furia di Andrea Crisanti: «Dal Pd voti a La Russa? Sono indignato, ma non era “o noi o loro?”»

Il microbiologo: «Non possiamo lamentarci se poi gli elettori non ci votano più»

«Sono uscito infuriato dall’Aula. Non ho nemmeno sentito il discorso di La Russa». Il microbiologo e neosenatore del Partito Democratico Andrea Crisanti è evidentemente un neofita della politica. Per questo, forse, in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica si indigna molto per i presunti voti del suo partito al neopresidente del Senato. E si dice «scandalizzato» per la sua elezione. «Sarà perché sono un neofita, un ingenuo. Ma ora sono esterrefatto che non se ne parli nemmeno. È inconcepibile che non si faccia nemmeno una riflessione. Dopo una campagna elettorale di ‘o noi o loro’ succede questa cosa farsesca, che un esponente come La Russa venga eletto con una ventina di voti nostri. Lo trovo indecente». Crisanti dice di non essere così esperto da poter capire se con l’elezione dei vicepresidenti si potrà chiarire cosa è successo: «Quello che è certo è che non si può vivere nel Pd con il sospetto che qualcuno abbia fatto una cosa del genere». È convinto che con il voto su un candidato di bandiera si sarebbe potuto evitare: «Non possiamo lamentarci se poi gli elettori non ci votano più. Non si può chiedere il loro voto sulla base di principi poi disattesi. Sarà uno sfogo di un novizio ma se l’opposizione vuole rinnovarsi deve partire dalla coerenza dei comportamenti».


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