Il bollettometro mensile di Arera per tagliare elettricità e gas: come funzionerà e perché può aiutare il risparmio

La stima dei costui annui nelle schede di confrontabilità per aumentare la trasparenza dei consumi. E il vademecum Enea in arrivo

Un bollettometro mensile con la previsione della spesa annuale per elettricità e gas. Inserito nelle “schede di confrontabilità” del conto dell’energia per il servizio a maggior tutela. Questa è la riforma della bolletta a cui lavora l’Arera. E che permetterà agli utenti di ricevere fatture con le stime dei costi. Per capire quanto è possibile risparmiare. Ma anche per valutare le proposte più convenienti della concorrenza. Mentre uno studio dell’Osservatorio SOStariffe stima risparmi fino a 265 euro per le famiglie italiane durante l’inverno grazie al Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas. E oggi l’Enea pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per attuarlo. Con consigli sull’uso della lavatrice, delle docce, dei termosifoni e delle pompe di calore.


Le schede di confrontabilità

Il bollettometro mensile, spiega oggi Il Messaggero, è un dossier ancora aperto dalle parti dell’Autorità dell’Energia. Che ha appena concluso il giro di consultazioni tra le utilities e i consumatori. Il nuovo strumento servirà ad «aumentare ulteriormente la trasparenza delle bollette dei clienti finali». E ad «esaminare le misure volte alla razionalizzazione delle comunicazioni» dell’Arera. Servirà a prevedere quanto si pagheranno l’elettricità e il gas nei mesi successivi. E anche se è conveniente cambiare gestore quando il contratto si avvicina alla scadenza. Già dal primo ottobre i valori della spesa annua del servizio a maggior tutela e di tutela gas sono aggiornati con cadenza mensile nelle schede di confrontabilità. Per esempio, spiega il quotidiano, il 30 settembre una famiglia con un contatore da 3 kilowatt può consumare 1.500 kWh per la luce e spendere 918 euro. In quattro, con 2.700 kWh di consumo medio, arriverà a 1.547 euro. Lo stesso discorso vale per il gas. Nei sei mesi di autunno e inverno si consumano in media 700 metri cubi di gas. E si spenderanno tra i 1.700 e i 1.800 euro. Con 5.000 metri cubi di gas (un consumo normale per un piccolo esercizio commerciale) si arriva a cifre monstre: 11.700 euro.


Il piano dell’Enea

Il vademecum dell’Enea invece definisce nel dettaglio cosa succede applicando i criteri del piano del ministero della Transizione Ecologica. Accendendo i termosifoni per un’ora in meno al giorno e abbassando di un grado la temperatura oltre che riducendo di 15 giorni il periodo si risparmiano 179 euro sui prezzi del 2022. Ogni grado in meno “pesa” per 110 euro sul conto finale dell’energia. Per le lavatrici invece la riduzione dei cicli di lavaggio da uno al giorno a uno ogni due giorni si risparmiano 126 kilowattora ogni anno e 52 euro. La lavastoviglie con lo stesso principio può portare risparmi fino a 75 euro a famiglia. E ancora: riducendo di un paio di minuti il periodo di permanenza in doccia si arriva a risparmiare 252 euro in un anno. Mentre l’uso delle pompe di calore per il riscaldamento comporta una riduzione dei consumi notevole. Con un risparmio annuale che può arrivare a 196 euro a famiglia.

I consigli per risparmiare

L’Osservatorio SOSTariffe invece stima i risparmi derivati dall’applicazione del piano del MiTe durante l’inverno. Un single che riduce i consumi di gas di circa 80 Smc (Standard Metro Cubo) risparmierà 163 euro. Una coppia risparmierà 204 euro. La famiglia-tipo composta da quattro membri potrà risparmiare ben 130 Smc di gas, tagliando la spesa annua di 265 euro. E l’Osservatorio riporta anche una serie di consigli per ridurre il costo del gas. Attivando le offerte più vantaggiose sul mercato. Oppure massimizzando l’efficienza delle caldaie. Scegliendone una più efficiente del 10% si risparmiano circa 100 Smc in un anno. I termostati smart e le valvole termostatiche possono migliorare l’efficienza dei caloriferi. Ma il maggior alleato del risparmio è l’isolamento termico. Il calore prodotto in casa non deve essere disperso all’esterno a causa di spifferi e finestre aperte che riducono drasticamente l’efficienza nella caldaia. Anche se non vogliamo investire nella sostituzione degli infissi di casa con modelli ad alta efficienza, possiamo prestare molta attenzione a tutte le fonti di dispersione termica per tenere sotto controllo i consumi.

Leggi anche: