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Cosa succede se Berlusconi molla Meloni: tre scenari per la crisi che può spaccare Forza Italia

20 Ottobre 2022 - 07:40 Redazione
Ad oggi i numeri del Cavaliere sono decisivi. Ma il partito potrebbe frantumarsi davanti alla minaccia di un ritorno al voto

Cosa succede se Silvio Berlusconi molla Giorgia Meloni? Mentre la nuova premier in pectore decide di non trattare più con il Cavaliere (anche grazie all’appoggio di Mattarella), i giornali ipotizzano gli scenari alternativi all’attuale maggioranza di centrodestra. Un’ipotesi che potrebbe vedere il governo non ancora nato già in crisi. Ma che potrebbe essere necessaria in caso di rottura. Anche dentro Forza Italia. I numeri dicono che senza gli azzurri il centrodestra alla Camera ha 197 deputati (la maggioranza è 201) e 98 senatori (a Palazzo Madama il magic number è fissato a 104 contando i senatori a vita). E quindi ad oggi senza Berlusconi il governo non ha i numeri per partire. In teoria. Perché nella pratica tutte le voci che vogliono i parlamentari di Forza Italia pronti a mollare Silvio per il governo potrebbero concretizzarsi. Il Quotidiano Nazionale oggi ipotizza tre scenari:

  • il primo prevede il rientro della crisi tra Berlusconi e Meloni; in questo caso il nuovo governo verrebbe varato al più tardi la prossima settimana e l’esecutivo comincerebbe a lavorare. Con la spada di Damocle della prossima crisi sulla testa;
  • nel secondo scenario Berlusconi si sfila dalla coalizione con tutta Forza Italia: a quel punto senza maggioranze alternative bisognerebbe cambiare premier. Oppure andare alle urne, come FdI ha già minacciato;
  • infine, il terzo scenario: Forza Italia si spacca. In questo caso il governo Meloni nascerebbe sì, ma con scarse garanzie di sopravvivenza.

Il ritorno alle urne potrebbe essere una minaccia sufficiente per ridurre i riottosi a più miti consigli. Ma in questo caso anche per FdI potrebbero esserci problemi. Il primo tentativo di andare al governo sarebbe comunque un fallimento. E gli elettori potrebbero anche decidere che non è tutta di Berlusconi la colpa.

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