Guai in vista per Berlusconi, la conferma dalla Commissione Ue sui regali con Putin: «Anche quelli rientrano tra le sanzioni»

Non fanno eccezione gli scambi di merce gratuita tra l’Ue e la Russia nel quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca per l’invasione in Ucraina. Secondo Bruxelles, quello scambio tra il leader di Forza Italia e il capo del Cremlino deve essere punito

Non ci sarebbero dubbi secondo la Commissione Ue che i regali che si sono scambiati Vladimir Putin e Silvio Berlusconi rientrino tra quelli puniti per le sanzioni europee contro la Russia per l’invasione in Ucraina. Ne è certa la portavoce della Commissione Ue, Arianna Podestà, che interpellata dall’agenzia Ansa ha chiarito come «il quinto pacchetto di sanzioni, concordato nell’aprile 2022, ha esteso il divieto di importazione di merci dalla Russia agli alcolici, compresa la vodka, tra gli altri». In uno degli audio diffusi dall’agenzia Lapresse, Berlusconi aveva raccontato di aver spedito al presidente russo una cassa di Lambrusco. Un gesto per ricambiare la «dolcissima lettera» ricevuta da Putin con una ventina di bottiglie di vodka in occasione del suo 86mo compleanno, lo scorso 29 settembre. Quello scambio rientrerebbe nelle sanzioni anche se in forma gratuita: «Non sono previste sanzioni per regali e/o quantità specifiche», ha aggiunto Podestà. Infatti, tra le limitazioni imposte da Bruxelles e adottate da tutti i Paesi Ue c’è il «divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare» alcuni beni di lusso «a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Russia o per l’uso in Russia, nella misure in cui il loro valore supera i 300 euro per articolo». E ovviamente «il vino è incluso». Alle condanne da parte di diversi esponenti del Partito popolare europeo nel corso della giornata, si era aggiunta anche quella del capodelegazione al Parlamento Ue, Andrzej Halicki che aveva richiamato il leader di Forza Italia: «Non è il momento di aver rapporti con il presidente russo». Per poi invitarlo a «restituire la vodka».


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