È l’ultimo audio di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina a scatenare le proteste dell’opposizione, che ora mettono nel mirino Antonio Tajani e la sua possibile nomina al ministero degli Esteri. A lanciare l’attacco più duro è il presidente del M5s Giuseppe Conte, secondo cui un partito come Forza Italia non può esprimere il titolare della Farnesina: «Si pone un problema per il nostro Paese – dice Conte – È un problema serio per la credibilità e l’immagine del nostro Paese anche all’estero. Una questione politica seria che porremo con chiarezza presidente Mattarella nel corso delle consultazioni». Ben prima della pubblicazione da parte dell’agenzia Lapresse della registrazione intercettata in un’assemblea di parlamentari forzisti è stato il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, a bollare Forza Italia come «un partito inaffidabile e chiaramente schierato con la Russia. Il Ppe dovrebbe prendere posizione e Antonio Tajani non dovrebbe diventare Ministro degli Esteri». Duro anche il segretario del Pd Enrico Letta che giudica le parole di Berlusconi «gravissime, incompatibili con il posizionamento dell’Italia e dell’Europa. Sono parole che pongono il nostro Paese fuori dalle scelte europee e occidentali e che minano alla base la credibilità del possibile nuovo esecutivo. Ogni governo che nasce in Europa oggi deve scegliere se stare con Putin o stare con l’Ucraina e con l’Unione Europa. Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità».
I tweet di Tajani
Mentre montano le polemiche a seguito dell’ultimo audio di Silvio Berlusconi, Antonio Tajani pubblica un tweet in cui ribadisce vicinanza ai cittadini ucraini per la guerra in corso facendo riferimento al Premio Sacharov dato al «coraggioso popolo ucraino» dal Parlamento europeo. «Il popolo ucraino ha vinto il Premio Sacharov 2022. Eroi che non si arrendono di fronte all’orrore della guerra. Le loro gesta a difesa della democrazia e della libertà saranno per sempre scritte nella storia. Complimenti al Parlamento europeo per la scelta fatta», ha scritto il Coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito Popolare Europeo. Poi, ha annunciato che domani 20 ottobre sarà presente al Summit del PPE «per confermare la posizione europeista, filo atlantica e di pieno sostegno all’Ucraina mia e di Forza Italia». E ha concluso: «In tutte le sedi istituzionali non è mai mancato il nostro voto a favore della libertà e contro l’invasione russa».
October 19, 2022
October 19, 2022
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