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Napoli, assolto il gioielliere di Ercolano che uccise due rapinatori nel 2015

26 Ottobre 2022 - 19:42 Redazione
I due malviventi, in sella a un motorino e con una pistola giocattolo, lo aveva minacciato e intimato di consegnargli i cinquemila euro appena ritirati dal 68enne

«Il fatto non costituisce reato». È la decisione del Tribunale di Napoli che oggi, mercoledì 26 ottobre, ha assolto, così, il gioielliere Giuseppe Castaldo che – il 7 ottobre 2015 a Ercolano, in provincia di Napoli – aveva aperto il fuoco con un pistola legalmente detenuta, contro due rapinatori, Luigi Tedeschi e Bruno Petroni, uccidendoli sul colpo. Per gli avvocati presenti in aula e che hanno chiesto l’assoluzione, infatti, Castaldo in quella circostanza «aveva agito per legittima difesa». Un tema, quello della legittima difesa, che in quel periodo era tornato al centro del dibattito politico, particolarmente sostenuto dal segretario della Lega Matteo Salvini che prese le difese di Castaldo: «Io sto con il gioielliere», aveva scritto sui social. 

La vicenda

Il gioielliere del Napoletano, Giuseppe Castaldo, il 7 ottobre 2015 si era recato presso una banca non lontano dagli Scavi di Ercolano per prelevare cinquemila euro in contanti, quando i due rapinatori – in sella a un motorino e con una pistola giocattolo, ma senza il tappo rosso di riconoscimento – lo avrebbero minacciato e intimato di consegnagli il denaro appena ritirato. A quel punto, il gioielliere aveva reagito tirando fuori la pistola e uccidendo, sul colpo, i due malviventi che facevano parte di una banda di professionisti. Nelle tasche di uno dei rapinatori uccisi sono stati trovati i cinquemila euro prelevati poco prima dal gioielliere, mentre a terra, i carabinieri avevano trovato 6 proiettili calibro 9×21. Dopo aver identificato e arrestato i quattro complici di Tedeschi e Petroni, i giudici – nel processo con rito abbreviato a loro carico – avevano confermato una condanna a sei anni di reclusione per tutti gli imputati. Mentre il gioielliere di 68 anni venne subito indagato per eccesso colposo di legittima difesa.

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