Bce, l’allarme di Lagarde: «L’economia della zona euro è in ulteriore rallentamento» – il video

La risposta a Meloni: «La Bce ha il mandato della stabilità dei prezzi». Tassi alzati di altri 75 punti base

«L’economia dell’area euro è destinata ad indebolirsi ulteriormente nella parte finale dell’anno e agli inizi del 2023». È l’allarme lanciato dalla presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, che ha confermato, inoltre, una tendenza positiva per il mercato del lavoro che in prospettiva, però, potrebbe peggiorare in termini di disoccupazione. La preoccupazione per la Bce, infatti, è che «il calo dell’attività potrebbe portare in futuro a una maggiore disoccupazione». Nel frattempo la Bce ha nuovamente alzato i tassi di interesse di 75 punti base, sempre con l’obiettivo di contenere l’inflazione nei Paesi dell’Eurozona. Il tasso principale sale così al 2%, mentre quello sui depositi all’1,5% e il tasso sui prestiti marginali al 2,25%. Si tratta del terzo intervento, dopo quello dello 0,5% dello scorso luglio e quello da 0,75 di inizio settembre. Un rialzo, però, che non sarà l’ultimo: la Bce prevede, infatti, di mettere mano ad ulteriori aumenti dei tassi di interesse.


Lagarde a Meloni: «Dobbiamo combattere l’inflazione»

Alla premier italiana, Giorgia Meloni, Lagarde manda il primo messaggio: «Dobbiamo fare quello che dobbiamo fare. Una banca centrale ha il mandato della stabilità dei prezzi e deve perseguirlo usando tutti i mezzi», ha risposto a chi le riferiva le critiche della presidente del consiglio: «Ovviamente – ha proseguito Lagarde – non significa che trascuriamo il rischio di recessione. Ma ci preoccupa il fatto che i bassi redditi non sono solo vulnerabili al rischio di recessione, ma anche alla realtà dell’inflazione». Più in generale, Lagarde ha chiesto ai governi dei Paesi di perseguire «politiche di bilancio che portino alla discesa dei debiti elevati, e le politiche strutturali devono aumentare il potenziale di crescita». Dopo aver chiesto una rapida attuazione delle riforme del Pnrr e del Next Generation Eu, Largarde ha ribadito la necessità per i governi di «perseguire politiche di bilancio che portino alla discesa dei debiti elevati, e le politiche strutturali devono aumentare il potenziale di crescita».


Cambiano le regole dei prestiti Tltro

Dalle direttive della Bce è emerso, inoltre, che il Consiglio «ha deciso di modificare i termini e le condizioni applicati alla terze serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine», ovvero le cosiddette Tltro, e Francoforte modificherà – inoltre – i tassi di interesse applicabili alle Tltro3 a partire dal 23 novembre 2022 e offrirà alle banche ulteriori date per il rimborso anticipato volontario degli importi.

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