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Scontro Roma-Bce sull’aumento dei tassi, Salvini dopo Crosetto durissimo contro Lagarde: «Sconcertante bruciare così miliardi di risparmi»

15 Dicembre 2022 - 21:34 Maria Pia Mazza
Prima del vicepremier leghista era stato il meloniano Crosetto ad attaccare la Banca centrale europea parlando con sarcasmo di «regalo di Natale deciso con leggerezza»

Il dibattito sul Mes rievocato quest’oggi dalla presidente della Bce Christine Lagarde, che ha sollecitato l’Italia affinché ratifichi in breve tempo la riforma sul Meccanismo europeo di stabilità, ha mandato su tutte le furie il leader della Lega e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il vicepremier, a margine di un evento a Milano, ha commentato le parole della numero uno della Bce: «È incredibile, sconcertante e preoccupante che mentre c’è un governo che sta facendo di tutto per aumentare stipendi e pensioni e tagliare le tasse, la Bce, in un pomeriggio di metà dicembre, approvi una norma che brucia miliardi di euro di risparmi in Italia e in tutta Europa facendo schizzare lo spread». Il leader leghista ha poi aggiunto che «certe scelte dovrebbero essere meditate e spiegate», sostenendo che quello della Bce «è un approccio quantomeno discutibile». E concludendo ha sbottato: «Non si fa così, non funziona così». Parole, quelle di Salvini, che fanno seguito a quelle del ministro degli Esteri Guido Crosetto, che nel pomeriggio su Twitter ha commentato la decisione della Bce di alzare i tassi d’interesse di mezzo punto, portandoli al 2,5%, e annunciato ulteriori rialziperché l’inflazione nell’Eurozona continua a essere di gran lunga troppo elevata: «Non ho capito il regalo di Natale che la presidente Lagarde ha voluto fare all’Italia». E in un altro tweet, il co-fondatore di Fratelli d’Italia ha commentato la decisione allegando anche un grafico che mostra la netta caduta del prezzo di un Btp di prossima scadenza: «Per chi non avesse capito questo è l’effetto di decisioni prese e comunicate con leggerezza e distacco».

Lagarde: «Speriamo che Roma ratifichi presto la riforma del Mes»

«Speriamo che l’Italia ratifichi velocemente la riforma del Mes», trattandosi di una parte integrante del completamento dell’unione bancaria, ha dichiarato quest’oggi la presidente della Bce, Christine Lagarde, riferendosi all’eventualità che l’Italia si trovi a essere l’unico a non aver ratificato la riforma dopo il via libera della Corte costituzionale tedesca. Lagarde ha spiegato che quanto alla relazione fra il Mes e l’Omt, ossia programma di acquisto di titoli di Stato nell’Eurozona della Bce introdotto sotto la presidenza di Mario Draghi, è necessaria la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il Mes che, nel caso di mancata ratifica, non avrebbe impatto sulla possibilità di attivare l’Omt nel caso in cui si dovesse rendere necessario. Inoltre, nella nota della Bce, viene comunicato che sono state riviste «significativamente al rialzo le proiezioni sull’inflazione, che si porterebbe in media sull’8,4% nel 2022 per poi scendere al 6,3% nel 2023»., mentre l’inflazione «dovrebbe registrare una marcata riduzione in corso d’anno, per poi collocarsi in media al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025». Quindi al netto della componente energetica e alimentare l’inflazione sarebbe pari in media al 3,9% nel 2022 e aumenterebbe al 4,2% nel 2023, per poi diminuire al 2,8% nel 2024 e al 2,4% nel 2025. Infine, secondo le proiezioni della Bce, l’economia dell’Eurozona dovrebbe registrare fino al primo trimestre 2023 una «recessione relativamente breve e poco profonda». Le nuove stime indicano infatti «una crescita economica del 3,4% nel 2022, dello 0,5% nel 2023, dell’1,9% nel 2024 e dell’1,8% nel 2025». 

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