Bce, i tassi d’interesse salgono al 2,5%. «Recessione in arrivo, ma sarà breve». Lagarde: «L’Italia ratifichi presto il Mes»

L’annuncio segue di poche ore quelli di Fed e Bank of England: tassi su di un altro mezzo punto. Ci saranno ulteriori aumenti per combattere l’inflazione, avverte Francoforte

Ieri gli Usa, oggi il Regno Unito, ora anche l’Eurozona. Dopo Fed e Bank of England, anche la Banca centrale europea (Bce) ha deciso di alzare i tassi d’interesse di mezzo punto percentuale: il tasso di rifinanziamento principale sale così al 2,5%, quello sui depositi al 2%, quello sui prestiti marginali al 2,75%. Il consiglio direttivo della Bce, ha fatto sapere la banca centrale, «si aspetta di alzare ulteriormente i tassi». La ragione emerge dall’analisi macro-economica diffusa contestualmente dalla Bce: le proiezioni sulle crescita dei prezzi vengono riviste «significativamente al rialzo», con un’inflazione ora prevista nell’Eurozona all’8,4% nel 2022, per poi calare al 6,3% nel 2023 e più marcatamente al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. Il mandato affidato alla Bce, a norma di Trattati Ue, è quello di mantenere il livello d’inflazione attorno al 2%. Nell’anno che ha visto lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina e la conseguente crisi energetica, fa sapere anche Francoforte, l’economia dell’Eurozona dovrebbe chiudersi col segno meno. La Bce prevede infatti una recessione fra il quarto trimestre del 2022 e il primo trimestre 2023: ma questa sarà «breve e poco profonda». Nel complesso, fa sapere anche la Bce, la crescita si attesterà al 3,4% nel 2022, allo 0,5% nel 2023, quindi all’1,9% nel 2024 e all’1,8% nel 2025».


La strategia Bce (e il Mes) secondo Lagarde

La presidente della Bce Christine Lagarde ha poi spiegato le scelte di politica monetaria di Francoforte in conferenza stampa. La decisione di far salire ancora i tassi, ha spiegato l’ex ministra francese, è dovuta al fatto che «l’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e, secondo le proiezioni, si manterrebbe su un livello superiore all’obiettivo per un periodo di tempo troppo prolungato». Lagarde ha anche indicato quello che sarà il probabile ritmo di ultriore crescita dei tassi nei prossimi mesi: «È ragionevole aspettarsi che la Bce aumenti i tassi di mezzo punto percentuale alla volta, come fatto oggi». In un passaggio della conferenza stampa, Lagarde si è poi soffermata anche sulla questione della riforma del Meccanismo europeo di solidarietà (Mes), tornata di stringente attualità dopo che la Corte costituzionale tedesca ha sgombrato il campo da ogni ostacolo alla ratifica della Germania, lasciando l’Italia unico Paese dell’Eurozona a non aver ancora sottoscritto il nuovo Trattato. Trattandosi di una parte integrante del completamento dell’unione bancaria, ha detto Lagarde, «speriamo che l’Italia ratifichi velocemente la riforma del Mes». Messaggio recapitato proprio nel giorno in cui la premier Giorgia Meloni è a Bruxelles per il Consiglio europeo.


Foto: EPA/ANDRE PAIN

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