Crisanti preferisce lo stipendio più alto da ricercatore, l’Università di Padova gela il senatore Pd: «Non lo paghiamo se non lavora qui»

Il microbiologo, eletto senatore per il Pd nel collegio estero europeo, aveva annunciato di voler rinunciare allo stipendio da senatore per mantenere quello di docente e medico

«Non verrà erogato alcun pagamento a fronte della mancata attività dirigenziale e assistenziale del Prof. Crisanti, dovuta alla recente elezione presso il Senato della Repubblica». Così ha replicato l’azienda ospedaliera universitaria di Padova al microbiologo Andrea Crisanti, appena eletto senatore per il Pd nel collegio europeo. Era stato lo stesso scienziato a dichiarare in un’intervista al Mattino di Padova di voler rinunciare allo stipendio da parlamentare, secondo lui ben più basso di quello che prende da ricercatore e dirigente ospedaliero. Ma proprio dal suo vecchio posto di lavoro, è arrivato l’avvertimento». «Il trattamento economico del docente in aspettativa è dovuto dall’amministrazione di appartenenza, l’Università degli Studi di Padova, la quale riceve dall’Azienda ospedaliera una quota economica sulla base dei servizi effettivamente garantiti a favore dell’Azienda e di conseguenza dei pazienti», hanno fatto sapere dall’ateneo. In questo caso, sottolinea l’azienda ospedaliera, «è chiaro che gli importanti impegni del Professore presso il Senato non possono prescindere da un’aspettativa dal lavoro precedente, configuratasi anche a norma di legge come aspettativa parlamentare». In alcune dichiarazioni alla stampa, Crisanti aveva spiegato la sua rinuncia allo stipendio di senatore come una semplice questione economica. Non potendo ricevere due buste paga, infatti, è stato chiamato a scegliere tra lo stipendio da senatore e quello da microbiologo. «Ho optato per quest’ultimo, per motivi contributivi – aveva spiegato il professore – Mi conviene, è un compenso più alto e poi è una questione di contributi previdenziali e continuità nel versamento». La recente dichiarazione dell’Università di Padova, però, potrebbe convincere Crisanti a tornare sui suoi passi e non rinunciare allo stipendio da senatore.


Foto di copertina: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI | Il senatore del Partito Democratico, Andrea Crisanti, durante la registrazione per la nuova legislatura a Palazzo Madama, Roma (11 ottobre 2022)


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