Il capo della polizia di Seul chiede scusa per la strage di Halloween, 11 chiamate ignorate: «Penso che resterò schiacciato»

Sono state 156 le vittime della calca avvenuta lo scorso sabato durante i primi festeggiamenti di Halloween nella capitale sudcoreana senza limitazione anti Covid

Erano arrivate almeno quattro ore prima della strage le telefonate alla polizia di Seul, con richieste di aiuto e segnalazioni sul pericolo sempre più evidente nel vicolo vicino all’Hotel Hamilton di Itaewon, la zona della movida della capitale coreana, in cui sono morte 156 persone, mentre altre 152 sono rimaste ferite durante la prima festa di Halloween senza restrizioni anti Covid. Al 112 coreano sarebbero arrivate almeno 11 chiamate d’emergenza, di cui sono state diffuse le trascrizioni, come emerso durante un’audizione parlamentare. Davanti ai deputati, il capo della polizia nazionale, Yoon Hee-keun, si è assunto la responsabilità della tragedia e ha chiesto scusa, come riporta la corrispondete a Seul della Bbc, per non aver preso sufficientemente sul serio le chiamate prima dell’incidente. La prima chiamata è arrivata alle 18.34, ora locale, altre 10 ne sono seguite nelle successive tre ore e mezza, fino a poco dopo 22, quando si è scatenata la calca. La prima persona che ha chiamato ha sollecitato un intervento della polizia, spiegando quanto fosse pericoloso quel che si stava creando in quel punto della città. L’ultima chiamata è arrivata al 112 alle 22.11, poco prima della strage, quando la persona al telefono concludeva la conversazione con un agghiacciante: «Penso che resterò schiacciato».


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