Addio ai navigator, il ministero del Lavoro lascia scadere i contratti: «Non sono prorogabili»

Restano a casa circa 1.500 persone entrate in servizio con l’introduzione del Reddito di cittadinanza. Il chiarimento del dicastero guidato da Marina Calderone arriva dopo alcune indiscrezioni che davano il ministero impegnato a recuperare i contratti

«La proroga dei contratti degli ex navigator non è tecnicamente possibile». Così, in una nota, il ministero del Lavoro sgombra il campo dall’ipotesi che le figure professionali – entrate in servizio per trovare un impiego ai percettori del reddito di cittadinanza – possano proseguire questa attività lavorativa. Si tratta di circa 1.500 persone: 538 collaborazioni sono cessate tra maggio e agosto e 958 scadute ieri, 31 ottobre. Nella giornata di oggi erano state pubblicate indiscrezioni sul possibile rinnovo del contratto dei navigator di altri due mesi. «In relazione alle notizie di stampa circolate in queste ore relative alla proroga degli ex navigator, scaduti lo scorso 31 ottobre – prosegue la nota ministeriale – si precisa che detti contratti non sono prorogabili. Sul tema e nell’ambito delle attività di coordinamento, è stata invece avviata una mera attività ricognitiva tra le Regioni. Eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator – conclude il comunicato – richiederebbero l’approvazione di una apposita norma, non allo studio del ministero». Il dicastero del Lavoro chiarisce, dunque, che i rumor potrebbero essere nati da un fraintendimento proprio della ricognizione in capo alle Regioni per un eventuale ricollocamento degli ormai ex navigator.


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