Ispezione in corso sulla nave Humanity 1. Le proteste degli attivisti al porto di Catania: «Tutti liberi e tutte libere»

«Verificheremo le condizioni dei 179 naufraghi, chi non verrà fatto sbarcare dovrà allontanarsi dalle acque italiane», aveva annunciato poche ore fa il Viminale

E’ in corso l’ispezione delle autorità italiane sulla nave Humanity 1 per individuare fragili, donne e bambini che saranno fatti sbarcare. La nave con a bordo 179 migranti è arrivata al porto di Catania poche ore fa. Poco distante dal porto, dietro uno striscione dalla scritta #portiaperti, una trentina di attivisti sta protestando allo slogan di «tutti liberi e tutte libere», chiedendo lo sbarco immediato di tutti i naufraghi. L’ Ong Sos Humanity, attualmente in acque italiane con la propria nave, difendendo i 179 sopravvissuti a bordo, ha risposto alle ultime dichiarazioni del ministro Matteo Piantedosi sulla non accoglienza dei migranti. «Chi non ha i requisiti umanitari fuori dalle acque territoriali, è responsabilità degli Stati di bandiera», ha detto poche ore fa il ministro dell’Interno italiano, rimandando ogni responsabilità alla Germania.


Ma dalla nave Humanity 1 la risposta è stata chiara: «Ieri sera il capitano della Humanity 1 ha ricevuto una lettera firmata dai ministri dell’Interno, Difesa e Infrastrutture, che vieta alla nave di rimanere nelle acque territoriali italiane per un periodo più lungo del necessario per garantire operazioni di soccorso e assistenza a persone in condizioni di emergenza e in condizioni di salute precarie», spiegano, «ma tutti i 179 sopravvissuti a bordo sono persone salvate da un’emergenza in mare che, secondo il diritto internazionale, deve essere portato a terra in un luogo sicuro senza indugio». L’Ong prosegue spiegando come i sopravvissuti salvati dal mare sono fuggiti dalla Libia, «dove sono stati esposti a violazioni dei diritti umani come la tortura». Per questo sono da considerare dei rifugiati «in uno stato vulnerabile», in molti casi «visibilmente traumatizzati». Secondo quanto riportato da Sos Humanity l’urgenza quindi è quella di cure mediche e psicologiche per tutti, gli stessi aiuti umanitari che il governo italiano mette in queste ore come condizione di accoglienza.


L’ispezione in corso

L’ispezione del Viminale è in corso. Poche ore fa il Viminale aveva annunciato la visita sulla Humanity 1. «Durante l’ispezione saranno verificate le condizioni dei 179 naufraghi a bordo», spiegano, «per individuare fragili, donne e bambini, che saranno fatti sbarcare». Subito dopo, la nave con a bordo le persone a cui non verrà dato il permesso di sbarcare «dovrà lasciare le acque italiane in un tempo adeguato». La Ong continua ad esprimere preoccupazione su quello che potrà succedere in seguito all’ispezione annunciata. «Temiamo che le autorità lascino semplicemente sbarcare casi di emergenza e bambini, forse minorenni. Temiamo per i diritti di protezione delle persone che sono state salvate dall’emergenza in mare e tutti hanno bisogno di protezione. Temiamo che questa notte si verificherà un respingimento». Nel frattempo al porto di Catania sono già giunte ambulanze, pullman e volontari della Protezione civile. Ad aspettare l’arrivo di Humanity 1 anche il parlamentare eletto nella lista Versi e Sinistra italiana Aboubakar Soumahoro: «Sono nel porto di Catania sul molo 25 dove tra un’ora arriverà la nave Humanity 1, aspetto per seguire le operazioni di controllo e sbarco», ha fatto sapere ad Ansa.

Le navi stazionate davanti la costa della Sicilia orientale

Davanti la costa della Sicilia orientale sono ferme quattro navi di Ong in attesa di un porto sicuro per far sbarcare i migranti soccorsi nel mar Mediterraneo. La prima è la Humanity 1 con 179 persone a bordo, battente bandiera tedesca, così come la Rise Above con 90 persone salvate. Ci sono poi le norvegesi Ocean Viking con 234 migranti e la nave Geo Barents con 572 persone. All’inizio il ministro Piantedosi si era opposto all’ingresso delle imbarcazioni nelle acque territoriali. Poche ore dopo, il no assoluto è stato rivisto concedendo l’ingresso a Humanity 1 e Geo Barents.

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