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Stretta francese al confine, respinti altri migranti in Italia: «Controlli anche in montagna: più siamo, più il confine sarà sigillato»

11 Novembre 2022 - 20:04 Redazione
Per il commissario della polizia francese dall'inizio dell'anno ad oggi sono state notificate più di 28mila mancate ammissioni o respingimenti

Continuano i respingimenti dei migranti dalla Francia al confine con l’Italia, dopo che Parigi ha deciso di rafforzare i controlli alle frontiere dopo lo scontro con il governo Meloni sul caso della nave Ocean Viking. Il bilancio della gendarmeria alla frontiera nel primo giorno di stretta è di una decina di migranti respinti in Italia, dopo che avevano cercato di attraversare il confine a piedi. Tra i respinti c’era anche un 14enne della Guinea, trovato su un treno che aveva appena passato Ventimiglia ed era arrivato a Mentone Garavan la prima stazione francese dall’Italia. Il commissario capo della polizia francese, Emmanuelle Joubert ha ribadito che i controlli vengono effettuati su ogni convoglio, tutti i giorni 24 ore su 24: «Più poliziotti ci sono, più i confini saranno sigillati», ha spiegato ricordando poi il bilancio dei respingimenti francesi verso l’Italia dall’inizio del 2022: «Più di 28.000 mancate ammissioni (o respingimenti) a stranieri in situazione di irregolarità nelle Alpi-Marittime». I controlli di frontiera, infatti, si estendono a diversi dipartimenti e riguardano «stazioni, assi secondari in particolare vicino Mentone, le Alpi Marittime e le autostrade (soprattutto l’A8)».

I controlli rafforzati al confine franco-italiano

Il rafforzamento della frontiera tra Francia e Italia sono in vigore dalle ore 20 di ieri, giovedì 10 novembre, in seguito allo scontro Italia-Parigi sullo sbarco dei migranti che dopo essere arrivati a Tolone questa mattina con la nave della Ong Sos mediterranee, sono stati posizionati in una «zona d’attesa internazionale chiusa e messa in sicurezza poiché non sono ammessi sul territorio francese». Da ieri sera, su decisione del ministero dell’Interno di Parigi, circa 500 uomini della Police nationale e della Géndarmerie – coordinati dalla polizia di frontiera – sono impegnati a controllare una quindicina di punti di passaggio, compresi quelli di montagna. «Si tratta di controllare le stazioni, gli assi secondari soprattutto di Mentone, ma anche Sospel o Breil-sur-Roya, assi autostradali, in particolare l’A8, le uscite e i pedaggi sulle autostrade», ha affermato la polizia francese citata da Afp.

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