La conferenza stampa di Meloni: «Dalla Francia una reazione aggressiva e ingiustificata» – Il video

Da Palazzo Chigi la premier ha illustrato le misure approvate ieri in Consiglio dei ministri e ha risposto alle polemiche di questi giorni sul caso Ocean Viking

«La misura più importante approvata ieri è il decreto energia: 9,1 miliardi di euro destinati a dare un sollievo immediato a famiglie e imprese per fronteggiare il caro bollette». Così è intervenuta la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa organizzata a Palazzo Chigi per illustrare le misure del Dl Aiuti Quater. Ieri sera, il Consiglio dei ministri ha approvato una manovra per contrastare gli effetti del caro energia. Tra le misure incluse nel piano del governo ci sono la proroga del taglio alle accise sulla benzina, l’aumento del tetto al contante fino a 5mila euro, ma anche la rateizzazione delle bollette e lo sblocco delle trivellazioni nell’Adriatico. Su quest’ultimo punto, Meloni ha specificato che il governo rilascerà nuove concessioni alle aziende in cambio di gas a prezzo calmierato. «Per i primi due anni, il 75% del gas estratto dalle aziende nell’Adriatico sarà destinato a prezzo calmierato alle aziende più energivore», ha detto la premier. Sul tetto al contante, invece, Meloni ha sottolineato che si tratta di una misura pensata per «allinearsi alla media europea».


«Il Superbonus aiutava i ricchi»

Sulla modifica del Superbonus, che dal 2023 passerà dal 110% al 90%, la premier ha rivendicato la decisione del governo. «Questa misura nasceva per aiutare l’economia, ma il modo in cui è stata realizzata ha creato molti problemi – ha precisato Meloni – La copertura al 110% ha deresponsabilizzato chi la usava e ha portato a una distorsione del mercato a beneficio prevalentemente dei redditi medio alti». La premier ha poi lanciato una frecciatina a Giuseppe Conte: «Segnalo a chi ha fatto la campagna elettorale dicendo che il Superbonus consente di ristrutturare casa gratuitamente che questo “gratuitamente” pesa sulle casse dello Stato per 60 miliardi di euro e ha creato un buco di 38 miliardi». Sulla stessa linea anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha aggiunto: «Non ho mai visto una misura che costa così tanto allo Stato e di cui hanno beneficiato così pochi». Mentre sulla cessione dei crediti di imposta relativi al Superbonus, Giorgetti ha detto che «è tempo di fare una grande operazione di verità».


Caso Ocean Viking

La premier è poi intervenuta sulle recenti polemiche tra il governo italiano e quello francese sul caso della Ocean Viking, la nave rimasta ferma per giorni al largo di Catania e poi costretta a dirigersi in Francia per poter far sbarcare i migranti. «Quando si parla di ritorsioni qualcosa tendenzialmente non funziona – ha detto Meloni – Sono rimasta colpita dalla reazione aggressiva del governo francese, che secondo me è incomprensibile e ingiustificata». La premier italiana ha poi precisato che la nave della Ocean Viking è «la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia». Secondo il governo italiano, dunque, la vicenda dei giorni scorsi dimostrerebbe che «qualcosa in questo meccanismo (di accoglienza e ridistribuzione – ndr) non funziona». «Io credo che valga la pena mettere insieme due numeri – ha aggiunto Meloni – La nave della Ocean Viking che oggi attracca in Francia ha a bordo 230 migranti. Questo ha generato una reazione molto dura nei confronti di un Paese, l’Italia, che da inizio anno ne ha fatti entrare quasi 90mila». Nei giorni scorsi, Parigi ha annunciato la sospensione dell’accordo Ue sulla ridistribuzione, invitando anche altri governi europei a fare altrettanto. A tal proposito, Meloni ha bollato questo atteggiamento come «poco risolutivo». L’unica soluzione, sostiene la premier, «è insistere per difendere i confini esterni dell’Unione Europea».

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