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Roma, 7 arresti nell’inchiesta sulla droga dello stupro: c’è anche il nipote dell’ex presidente Leone

17 Novembre 2022 - 08:49 Redazione
Nuova retata nella capitale per l'indagine sul traffico di Ghb. Coinvolto anche un maresciallo della Guardia di finanza

Sette persone sono state arrestate ieri a Roma nella maxi-inchiesta della Polaria di Fiumicino sul traffico di Ghb, la cosiddetta droga dello stupro. Come riporta questa mattina la Repubblica, tra gli arrestati c’è anche Giovanni Maria Leone, nipote dell’ex presidente della Repubblica Giovanni Leone. Il 38enne, che vive a Londra, è figlio dell’attrice Claudia Rivelli, che lo scorso luglio ha patteggiato una condanna a un anno e cinque mesi proprio per il traffico di Ghb. Secondo gli inquirenti, Leone avrebbe agito insieme alla madre in un traffico internazionale di flaconi di droga dello stupro. Insieme al 38enne, sono altri otto i nuovi indagati nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo insieme ai pm Giulia Guccione e Maria Palazzi. Tra loro ci sono anche il pianista ungherese Damyan Tudzharov, l’analista di dati web Francesco Supino e il maresciallo della Guardia di Finanza di Roma Domenico Fazzari. Per loro tre è scattata la misura cautelare in carcere, mentre gli altri quattro arrestati si trovano ai domiciliari. Per tutti l’accusa è la stessa: detenzione ai fini di spaccio di acido gamma-idrossibutirrico (Ghb).

Le conversazioni su Whatsapp

A incastrare Leone e gli altri indagati sarebbero state le conversazioni Whatsapp archiviate sul telefono di Rivelli. «Pacco arrivato e nascosto. Fammi sapere notizie mano a mano, altrimenti mi agito troppo», si legge in una chat tra l’attrice romana e suo figlio, riportata oggi da la Repubblica. Secondo gli agenti, Leone «effettuava l’ordine di Ghb da Londra facendolo poi spedire a Roma all’indirizzo della madre intestando il pacco alla nonna». La droga dello stupro ha iniziato a diffondersi prima in Olanda e poi in Italia a scopo “pro-sessuale“, in quanto facilita la perdita dei freni inibitori. Il Ghb, in realtà, è una sostanza inodore e insapore, che in medicina viene impiegata anche per curare l’alcolismo. Secondo gli inquirenti, però, i quantitativi sequestrati negli ultimi mesi finivano soprattutto in festini organizzati nei locali della comunità Lgbt+. Le indagini della Polaria di Fiumicino sul traffico di Ghb sono iniziate nell’estate del 2021. Da allora, sono stati sequestrati oltre 200 chili di droga – pari a 380mila dosi – e sono state arrestate 87 persone.

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