Ischia, gli ultras del Napoli si organizzano per aiutare i soccorritori. Ma la Digos li blocca: «Pericolo sciacallaggio»

La replica dei tifosi allo stop: «Non vogliamo polemizzare ma siamo offesi»

«Facciamo finta che il Napoli giochi in trasferta a Ischia. Prendiamo tutti un giorno di festa al lavoro. Al posto delle sciarpe portate una pala e un secchio. Venite tutti con gli stivali». Così recitava un volantino col pugno chiuso passato tra le chat degli ultrà del Napoli che hanno deciso di organizzarsi per aiutare i soccorritori di Casamicciola, coperta da fango e detriti a seguito della frana del 26 novembre. Ma, come fanno sapere i tifosi, la Digos ha detto no. Per motivi di sicurezza, l’appuntamento previsto alle 5.30 per prendere al porto di Pozzuoli il primo traghetto per Ischia è saltato: ci sarebbe stato un «pericolo sciacallaggio», questo avrebbero comunicato le autorità ai gruppi organizzati. Sull’isola infatti, proprio per evitare che qualche malintenzionato approfitti della situazione, è impedito l’accesso a chi non è autorizzato. L’appello era stato lanciato da tre gruppi della curva B: i Fedayn, i Secco Vive e i Sud, e si erano uniti anche i gruppi della curva A.


La replica dei tifosi

Dopo il blocco dell’iniziativa gli ultras hanno diffuso un comunicato di replica. «Davanti a una tragedia di simili proporzioni non è nostra intenzione polemizzare, tuttavia ci sentiamo da ultras e da cittadini profondamente offesi da questo diniego illogico al nostro aiuto alla nostra terra. Non sappiamo i motivi dietro questa scelta ma bloccare centinaia di ragazzi per un presunto pericolo di sciacallaggio dimostra quanto poco conosciate del nostro mondo». Il testo si conclude criticando la decisione, presa dalle «stesse autorità che magari permetteranno tra qualche giorno, a bocce ferme, le passerelle  degli sciacalli, quelli veri. Le vostre piccole menti non capiranno mai il nostro essere ultras. Ischia terra nostra, vergognatevi!».


Foto di copertina: ANSA / CIRO FUSCO

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