Juventus, la procura ha notificato al gip la richiesta di rinvio a giudizio per Agnelli, Nedved e tutto il Cda

Verso il processo gli ex vertici bianconeri, che rischiano nuovi capi d’accusa dopo la scoperta di debiti sulla compravendita dei giocatori mai messi a bilancio. Tra questi i 19 milioni da restituire a Cristiano Ronaldo

I magistrati della procura di Torino hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento sui bilanci della Juventus. Si tratta di 13 atti che riguardano l’ex presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved e altri 11, tra cui Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Stralciata la posizione del collegio sindacale, il cui caso dovrebbe essere archiviato. Le accuse ricalcano quelle già emerse nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato ai vertici juventini lo scorso 24 ottobre. I dirigenti bianconeri dovranno rispondere sulle plusvalenze artificiali per 155 milioni di euro, le false notizie sugli stipendi e le perdite di esercizio inferiori a quelle reali. Ci sono poi le altre accuse di false comunicazioni sociali, dichiarazioni fraudolente con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, manipolazione del mercato, ostacolo alle autorità di vigilanza.


I debiti fantasma

Nell’ultimo mese sono poi emersi nuovi dettagli che potrebbero aggravare le posizioni degli indagati. Sarebbe stato scoperto infatti un giro di denaro di cui non ci sarebbe traccia sui bilanci e che riguarderebbe debiti per decine di milioni relativi alla compravendita dei giocatori. Tra questi ci sarebbero i 19 milioni da restituire a Cristiano Ronaldo, secondo una scrittura privata ancora tutta da ritrovare, ma che gli inquirenti sono certi di aver ricostruito nei contenuti fondamentali.


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