L’addio del Giappone al Mondiale con l’omaggio agli avversari: i giocatori lasciano nello spogliatoio origami e un biglietto di saluto al Qatar – Le foto

Il commiato dei calciatori e della delegazione nipponica dal mondiale, tra riordino e pulizia generale degli spazi utilizzati, e gli origami a forma di gru per augurare salute, felicità e prosperità

Dopo l’eliminazione dai Mondiali di calcio in Qatar, il Giappone non ha smesso di stupire il pubblico di tutto il mondo, così come gli organizzatori dell’evento. Dopo aver perso ai calci di rigore durante gli ottavi di finale contro la Croazia, i “Samurai Blu” hanno pulito tutto lo spogliatoio, raccogliendo tutta l’immondizia, mettendo in ordine le bottigliette d’acqua non utilizzate, oltre a ripiegare e impilare tutti gli asciugamani offerti dall’organizzazione, e le pettorine utilizzate in fase di riscaldamento. Sul tavolo posizionato al centro dello spogliatoio, i giocatori e lo staff della delegazione giapponese hanno lasciato 11 gru origami, che simboleggiano gratitudine e spirito di squadra, ma anche un augurio di salute, felicità e di prosperità nei confronti dell’avversario. Il Giappone, inoltre, ha lasciato anche un messaggio di ringraziamento per l’accoglienza ricevuta, scrivendo la parola “grazie” sia in giapponese sia in arabo, scritto su un semplice foglio di carta. Il ct della nazionale, Hajime Moriyasu, al termine della partita, ha rivolto un inchino nei confronti dei tifosi presenti nello stadio, come segno di ringraziamento per il supporto ricevuto.


La delegazione nipponica, così come avvenuto dopo la storica e inaspettata vittoria contro la Germania battuta 2 a 1, anche nella sconfitta ha replicato lo stesso cerimoniale e galateo. Stesso discorso per i tifosi accorsi in Qatar, che più volte sono stati ripresi dalle telecamere mentre ripulivano gli spalti, al termine delle partite. Anche se in apparenza la maggior parte del pubblico pensa che le pulizie siano un’anomalia, in realtà per i giapponesi è mera normalità e parte della propria cultura. Sin dall’infanzia, infatti, i bambini ai bambini viene insegnato che come atto di rispetto verso se stessi e verso la collettività è bene lasciare tutto in ordine e pulito, oltre che di rispetto dell’ambiente e della salute. Insomma, nessuna ostentazione né volontà di attirare l’attenzione su di sé, ma la pulizia e il riordino, così come i ringraziamenti per l’accoglienza, fanno parte della cultura e dei valori basilari dei giapponesi.


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