Qatargate, sequestrati a Giorgi 20mila euro. La vicepresidente rimossa Eva Kaili: «Io innocente»

Il compagno dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera starebbe collaborando con la magistratura belga. Gli agenti hanno diffuso le immagini del denaro trovato finora per oltre 1,5 milioni di euro

Proseguono le indagini e le perquisizioni sul caso Qatargate, la presunta rete di corruzione ordita dal Paese del Golfo che coinvolgerebbe diversi esponenti politici dell’Unione Europea. Nella giornata di oggi, 13 dicembre, gli agenti della Guardia di Finanza hanno sequestrato circa 20mila euro in contanti durante una perquisizione nella casa ad Abbiategrasso, nel Milanese, di Francesco Giorgi, il compagno dell’ormai ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Eva Kaili. Entrambi sono stati arrestati assieme all’ex eurodeputato Antonio Panzeri, per cui Giorgi ha svolto il ruolo di assistente parlamentare. Kaili ha negato il suo coinvolgimento nel presunto caso di corruzione. «La mia assista dichiara la sua innocenza e che non ha nulla a che fare con la corruzione dal Qatar», ha dichiarato quest’oggi alla tv greca il legale di Kaili, l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos.In precedenza, nel corso delle perquisizioni alle abitazioni di Panzeri e dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera Kaili, la polizia belga ha trovato oltre un milione e mezzo di euro in contanti. La polizia belga ha diffuso le immagini del materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni, dove si vedono mazzette di banconote da 50, 20, 100 euro. Il conteggio dovrebbe includere anche i contanti nascosti nella valigia dal padre dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera, che sarebbe stato sorpreso mentre abbandonava un lussuoso hotel, con un trolley contenente 600 mila euro in banconote da 50. E l’arresto «in flagranza» dell’uomo ha permesso agli investigatori perquisire l’abitazione della vicepresidente Kaili, senza dover rispettare la sua immunità parlamentare. Secondo quanto sostiene la procura federale belga, l’ex vicepresidente dell’Eurocamera è stata spostata nelle scorse ore nel carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles, non lontano dall’aeroporto internazionale di Zaventem. La procura, interpellata a riguardo dall’Ansa, non ha voluto tuttavia confermare se anche Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, e Niccolò Figà-Talamanca, gli altri tre arrestati, si trovino nella stessa struttura.


Gli interrogatori

Secondo quanto riportato l’Ansa, dai primi interrogatori effettuati nei giorni scorsi dall’Ufficio Centrale per la repressione della corruzione in Belgio, una delle quattro persone imputate per il presunto caso Qatargate ha parlato a lungo con gli inquirenti belgi. E secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Giorgi avrebbe parlato «per ore» con i giudici, tanto che il giudice istruttore Michel Claise ha dovuto posticipare gli altri interrogatori per raccogliere tutte le sue dichiarazioni. Le sue parole potrebbero confermare, se non ampliare, quanto già scoperto dagli investigatori belgi in mesi e mesi di indagini segrete. Nei primi interrogatori alle quattro persone fermate per il Qatargate, secondo quanto riporta il quotidiano L’Echo, sarebbe spuntato anche il nome dell’eurodeputato socialista Marc Tarabella. Non risulta indagato, ma il suo nome sarebbe «stato fatto da due persone, tra cui uno dei quattro imputati». Alla testata belga Tarabella ha dichiarato di «non avere assolutamente nulla da nascondere».


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