Malika Ayane e le piazze in festa per il Marocco ai Mondiali: «Siamo maghrebini e milanesi»

La cantante: «Ho visto anche tanti marocchini napoletani e di altre città»

La cantante italo-marocchina Malika Ayane non potrà vedere oggi la semifinale del Mondiale Francia-Marocco perché sarà impegnata a recitare in “Cats“, dove interpreta Grizabella. Ma in un’intervista al Quotidiano Nazionale oggi parla delle piazze italiane in festa per il Marocco. Parlando di una squadra «molto rappresentata dai figli di seconda generazione di immigrati. È bello sognare per un attimo che anche gli outsider possano compiere imprese eccezionali». Poi parla dei festeggiamenti a Milano e in altre città italiane: «Poiché viaggio spesso mi è capitato di seguire i Mondiali in vari Paesi del mondo e devo dire che niente come il calcio – anche più della musica e dello spettacolo in generale – porta la gente a sentirsi vicina, a sentirsi parte di qualcosa. A me piace il fatto che tanti marocchini milanesi siano usciti a festeggiare. Ho visto anche tanti marocchini napoletani e di altre città. Sono tanti i cittadini italiani provenienti da altri Paesi». E secondo l’artista questo tipo di festeggiamenti contribuisce a combattere il razzismo: «Quando l’Italia ha vinto gli Europei sembrava che avessimo trovato la formula dell’elisir di lunga vita, tanto diffusa era la gioia. Quando succede qualcosa di positivo per una comunità, come un risultato sportivo, questo alza l’autostima. Non risolve il problema del razzismo, ma chi lo subisce può ricevere un’iniezione tale di fiducia in se stesso che rende il problema un po’ meno pesante. Ma è un effetto solo su chi subisce il razzismo, chi è cretino lo rimane. Se non si educano i figli e la società a staccarsi da una presunta superiorità non si risolverà mai il problema».


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