Alice Neri, il presunto assassino indagato per tentata estorsione con video hard a un’altra donna

Mohamed Gaaloul avrebbe minacciato di diffondere filmati dei loro rapporti sessuali se la vittima non avesse rinunciato al credito di duemila euro prestati tempo prima al 29enne

Ricercato e poi arrestato dalla polizia in Francia, il 29enne tunisino accusato dell’omicidio della giovane Alice Neri è indagato anche per tentata estorsione ai danni di un’altra donna, sempre della Bassa Modenese. Nel corso delle indagini sulla morte della 32enne trovata bruciata nella sua auto il 18 novembre scorso a Concordia, in provincia di Modena, gli inquirenti sarebbero arrivati ad ipotizzare la tentata estorsione perché Mohamed Gaaloul avrebbe minacciato la donna in questione di diffondere a parenti e colleghi di lavoro video che ritraevano i due nel corso di rapporti sessuali. La vittima si sarebbe potuta salvare dalla minaccia solo se avesse rinunciato a riavere indietro i duemila euro prestati tempo prima al 29enne. Per ora però non risulterebbe che Alice Neri e la donna in questione si conoscessero. Sul caso di omicidio invece la novità sarebbero le ricerche su Google effettuate sul cellulare della giovane, nelle ore tra la notte e la mattina del delitto, per una località di nome via Vallalta, che corrisponde proprio a quella del domicilio di Mohamed Gaaloul, indagato per omicidio volontario e distruzione di cadavere. Il perché la ragazza avrebbe cercato quel posto è ancora da chiarire, così come il movente che avrebbe spinto l’indagato a compiere l’efferato delitto.


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