Omicidio Alice Neri, l’ipotesi sul giallo della polizia francese: «La vittima conosceva il tunisino sospettato»

Convalidato il fermo per il il 29enne tunisino indagato. L’avvocato di Gaaloul nega che l’uomo abbia rilasciato dichiarazioni, smentendo la versione della polizia francese

È stato convalidato in Francia l’arresto di Mohamed Gaaloul, il 29enne tunisino indagato per l’omicidio di Alice Neri, la 32enne trovata carbonizzata nella sua auto a Fossa di Concordia, nel Modenese, il 18 novembre scorso. Gli investigatori francesi della Direction zonale de la policie judiciaire, che ha intercettato e fermato Gaaloul al confine con la Svizzera, hanno fatto sapere in una nota diffusa dall’agenzia Afp che «a priori, il sospettato sarebbe un conoscente della vittima». Ma Roberto Ghini, l’avvocato di Gaaloul, ha smentito quanto riportato nella comunicazione: «Il mio assistito non ha detto nulla, non ha rilasciato dichiarazioni». Dopo la convalida d’arresto avvenuta oggi, 15 dicembre, presso il tribunale di Colmar, Gaaloul è stato trasferito in carcere. Giovedì 22 dicembre è prevista l’udienza per l’estradizione in Italia, alla quale, ha spiegato ancora l’avvocato Ghini, Gaaloul «non dovrebbe presentare opposizione».


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