Influenza, le raccomandazioni del ministro Schillaci per Natale: «Vaccinatevi e se avete sintomi tenete la mascherina»

A Domenica In, il ministro della Salute ha invitato tutti alla responsabilità per proteggere le persone più fragili

Vaccinazione e uso della mascherina sono le due lezioni che il ministro Orazio Schillaci si augura gli italiani abbiano imparato per affrontare nel modo migliore questo Natale 2022. «È il momento della responsabilità – ha detto il ministro della Salute a Domenica In – è quello che il Covid ci ha insegnato, abbiamo imparato tanti accorgimenti, non li dobbiamo dimenticare, ci vuole responsabilità verso le persone più deboli». In occasione delle feste infatti, come ogni anno, aumenteranno gli spostamenti, gli scambi, gli incontri e con i numeri dell’influenza stagionale che continuano a crescere, il rischio è che aumentino eccessivamente anche i contagi. Il ministro ha ricordato come negli ultimi due anni, come conseguenza dell’uso delle mascherine e delle restrizioni imposte per arginare il coronavirus, l’influenza stagionale non aveva avuto numeri elevati. Quest’anno invece è tornata a fare paura, con un’incidenza «molto importante anche con un anticipo stagionale rispetto a quello che avveniva in passato», ha spiegato Schillaci, che ha sottolineato come lo strumento «più importante contro l’influenza è la vaccinazione, soprattutto per gli anziani e per i fragili, penso ai cardiopatici, a chi ha problemi polmonari o oncologici e agli immunodepressi». Per questo, il ministro suggerisce in determinate condizioni di «portare sempre la mascherina se si ha una leggera sintomatologia quando si vanno a trovare i parenti».


La doppia vaccinazione

Schillaci ha quindi ricordato che il ministero ha lanciato una campagna sia per la quarta dose di vaccinazione Covid sia per la vaccinazione antinfluenzale: «Le due vaccinazioni sono compatibili e si possono fare anche insieme nella stessa giornata». Il ministro ha poi ringraziato i medici di famiglia, che sono «presidi insostituibili», e invitato a diffidare di rimedi fai-da-te per curare sintomi e influenza. «I medici sono quelli che conoscono meglio il paziente e più di altri possono indirizzare i pazienti verso le scelte giuste», ha aggiunto. Il ministro ha quindi espresso il desiderio di valorizzare il lavoro che hanno svolto durante la pandemia e in questa fase di emergenza per l’aumento dei contagi da influenza. «Non solo da un punto di vista economico – ha specificato – ma anche rendendo più attrattivo il Ssn, che per anni è stato uno dei migliori del mondo».


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