Nella manovra le nuove regole per le intercettazioni degli 007: così i servizi potranno piazzare le cimici

La novità sembra ricalcare la pratica di cui hanno potuto godere i Servizi belgi che hanno portato agli arresti in flagranza di reato anche europarlamentari come Eva Kaili

Nel pacchetti di emendamenti del governo alla manovra spuntano anche nuove regole che regolano le intercettazioni preventive per attività di intelligence. Le modifiche chieste dall’esecutivo non riguardano i fondi destinati ai servizi segreti, che formalmente passano in capo alla presidenza del Consiglio dal ministero della Giustizia. Gli emendamenti in realtà porterebbero anche alcune sostanziali innovazioni nelle procedure dell’uso delle cimici da parte degli 007. Stando alla bozza delle modifiche, si darebbe la possibilità ai servizi di piazzare le cimici per esempio in un’abitazione privata, anche in deroga all’art. 614 del codice penale, cioè la violazione di domicilio. Una possibilità finora esclusa dal dl n.144 del 27 luglio 2005 e successivi, di cui appunto l’emendamento del governo andrebbe a sostituire il comma 1 dell’art.4. Una svolta sulle tecniche di indagine preventive dell’intelligence italiana che sembra ricalcare parecchio quelle sfruttate nell’inchiesta belga sul Qatargate, che ha portato a diversi arresti in flagranza di reato anche di europarlamentari come Eva Kaili, oltre che del suo compagno Francesco Giorgi. I due infatti sarebbero finiti nella rete dell’intelligence belga, che ha potuto ascoltare le conversazioni casalinghe tra i due e scoprire i sacchi pieni di soldi le cui foto hanno fatto il giro del mondo.


Il Presidente del Consiglio dei ministri può delegare i direttore dei servizi di informazione per la sicurezza di cui all’articolo 2, comma 2, della legge 3 agosto 2007, n.124, a richiedere l’autorizzazione all’intercettazione di comunicazioni o conversazioni, anche per via telematica, nonché all’intercettazione di comunicazioni o conversazioni tra presenti, anche se queste avvengono nei luoghi indicati dall’articolo 614 del codice penale, quando siano ritenute indispensabili per l’espletamento delle attività loro demandate dagli articoli 6 e 7 della legge 3 agosto 2007, n.124


A dare il via libera alle cimici deve essere il procuratore generale della Procura di Roma. Le intercettazioni non possono durare oltre 40 giorni, salvo una proroga «per periodi successivi di 20 giorni». È poi necessario redigere «un verbale sintetico» che dovrà essere depositato entro un mese dalla fine delle intercettazioni, che dovranno essere distrutte una volta comunicate al premier e al Copasir.

La protesta delle opposizioni

La mossa del governo ha scatenato le prime durissime reazioni dall’opposizione. A partire dall’ex ministro della Giustizia, il dem Andrea Orlando, che su Twitter denuncia: «Attenzione a emendamento governo su intercettazioni preventive che la sgancia completamente da ogni ancoraggio dalle intercettazioni investigative e le pongono sotto il controllo politico con la scusa del finanziamento Mef! Stato di polizia?». Sul piede di guerra anche il vicepresidente della commissione Bilancio, il grillino Gianmauro Dell’Olio, che parla di «ennesima cosa mai vista», giudicando poi «gravissimo che si intervenga alle nove di sera con un emendamento ordinamentale su una materia così delicata».

Leggi anche: