Milano, nessun divieto ai botti di Capodanno. Il Comune: «Deve intervenire il governo con una legge»

Il Tar ha stabilito che sull’eventuale divieto serve una legge statale

Nel territorio di Milano si potranno scoppiare i botti di Capodanno e il Comune non potrà emettere nessuna ordinanza per ripristinare il divieto. Il Tar, a settembre, ha accolto le richieste dei commercianti venditori di fuochi d’artificio, che protestavano contro i provvedimenti presi dall’amministrazione Sala per favorire la qualità dell’aria votati nel 2020. La norma di palazzo Marino è stata bocciata dal Tar per una questione di competenza, spiega la Repubblica: a poter produrre una regola simile, spiega il tribunale, può essere solo lo Stato, e non c’è ordinanza comunale che possa superare la decisione del Tar. Al comune, quindi, adesso non resta che affidarsi a campagne di persuasione, senza poter intervenire con strumenti normativi.


La posizione del Comune

«Il Comune ha preso una posizione netta e decisa sui botti, per ragioni di salute degli animali, di inquinamento e di sicurezza», ha spiegato l’assessora all’Ambiente Elena Grandi. Posizione ribadita dall’assessorato al verde: «L’unica cosa che si può fare – ha fatto sapere l’assessorato citato dal Corriere della Sera – è appellarsi ai cittadini per evitare che si sparino i botti che non solo inquinano ma mettono anche a repentaglio la vita delle persone. E, in ultima istanza, sono anche pericolosi per gli animali, che si agitano e si impauriscono». Infine, il comune meneghino si augura che arrivi l’intervento statale: «Facciamo appello al governo perché non si giri dall’altra parte e finalmente intervenga in questa materia. Se ci fosse stata una legge statale, la norma comunale sarebbe rimasta valida. Speriamo, quindi, che arrivi dallo Stato il divieto di botti, una volta per tutte», sottolinea Elena Grandi


Foto di copertina da: Conosci Milano

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