Rimini, il sindaco che ordina la felicità ai suoi cittadini: «Da oggi tristezza vietata»

Il primo cittadino di Pennabilli Mauro Giannini: «Ci pensavo da qualche anno, alla fine mi sono deciso»

Anche se ricorda un po’ il Dittatore dello Stato Libero di Bananas, che obbligava i suoi cittadini a portare le mutande sopra i vestiti per meglio verificare che se le cambiassero regolarmente, il sindaco di Pennabilli in provincia di Rimini Mauro Giannini non si preoccupa più di tanto. E in un’intervista al Il Resto del Carlino oggi spiega perché ha emanato un’ordinanza per obbligare i suoi compaesani a… essere felici. «Con la volontà di vedere uniti e gioiosi tutti i suoi concittadini in occasione del santo Natale, il sindaco ordina: sorridete alla Vita, aprite i vostri Cuori e riempite di gioia chiunque voi incontrate», ha scritto nell’atto pubblicato ieri. Trasmesso poi alla polizia e al prefetto. «Ci pensavo da qualche anno, alla fine mi sono deciso», sostiene nel colloquio con Mario Gradara. «Come ho scritto nel documento, mi richiamo all’articolo 2 dello Statuto comunale, che promuove tolleranza e rispetto delle persone, e all’articolo 7, ispirato ai principi di uguaglianza e solidarietà», dice Giannini. Aggiungendo che «l’andazzo è generale. Basta guardare i social: offese pesanti a tutto spiano, non sopportiamo chi la vede diversamente da noi». Per questo ha pensato di «dare un segno. Tra l’altro non sono previste sanzioni a chi non la rispetta». Infine, Mancini spiega perché qualche tempo fa aveva scritto su Facebook “Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera”: «La camicia nera è quella che portava il reggimento d’assalto Arditi, dai quali provengo».


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