Troppe fake news su Whatsapp: il sindaco “abolisce” le chat per le mamme (ma l’ordinanza è una burla)

La provocazione del sindaco di Desulo, centro montano di 2mila abitanti in provincia di Nuoro: «Questi gruppi sono un problema, ingigantiscono piccole notizie e ne fanno girare di non vere»

Una finta ordinanza, provocatoria ma scritta con tutti i crismi dei documenti ufficiali, per mettere al bando le chat delle mamme – su Whatsapp e affini – su questa difficile ripartenza della scuola perché infarcite di fake news. L’idea è del sindaco di Desulo, centro montano di 2mila abitanti in provincia di Nuoro, che l’ha postata su Facebook e raccolto in poche ore migliaia di like e condivisioni. Un’ordinanza-burla che si chiude con l’annuncio del sequestro dello smartphone in caso di violazione e niente ricorsi al Tar perché «il sindaco ha sempre ragione».


«Ho copiato l’idea dal mio collega di Galliate, Davide Ferrari, mi piaceva il fatto di divertire ma anche di far riflettere su un problema reale: l’uso smodato e spesso improprio delle chat scolastiche delle mamme – spiega all’Ansa il sindaco Gigi Littarru – Da lì in poi è stato un delirio di like, commenti, condivisioni e chiamate da parte dei media». «Trovo le chat delle mamme un problema serio, ma non è un problema di genere, vale pure per i padri, e anche per amministratori – precisa – In queste chat corrono spesso informazioni non verificate, fake news e la propagazione corre veloce e a volte diventa dannosa. Finendo per ricadere sulle spalle dei sindaci».


Littarru è primo cittadino di Desulo da dieci anni. Ora è in scadenza e si è ricandidato per il terzo mandato alle elezioni di ottobre: «Le chat sono diventate un problema perché ingigantiscono piccole notizie e ne fanno girare delle altre non veritiere, facendoci rincorrere per ore situazioni che potevano essere evitate: pensiamo al periodo del lockdown ad esempio, ma anche alla situazione attuale di ripresa del virus, dove si scatena la caccia al positivo o al negativo». Con questo post, conclude il sindaco, «ho voluto scherzare – ammette – ma mi fa piacere che abbiamo provocato anche una seria riflessione, che era lo scopo che desideravo ottenere».

Nell’approssimarsi della riapertura delle scuole credo che questa ordinanza possa servire. OGGETTO: ABOLIZIONE DEI…

Pubblicato da Gigi Littarru su Martedì 1 settembre 2020

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