Assegno unico negato a due genitori adottivi: il caso di una coppia contro l’Inps

La vicenda è stata sollevata alla Camera dal deputato leghista Dario Giagoni. Secondo il sito dello stesso istituto di previdenza, il sussidio dovrebbe essere riconosciuto anche nei casi di genitori adottivi

A due genitori adottivi della zona di Alghero non è stato concesso l’assegno unico. La ragione? Secondo la loro denuncia, l’Inps avrebbe declinato la richiesta poiché «non sarebbe soddisfatto il requisito di genitorialità». Il caso è stato portato alla luce dal deputato sardo della Lega Dario Giagoni, che ha presentato una richiesta di interrogazione alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone per portare alla sua attenzione la vicenda. «Una cosa incomprensibile e discriminatoria», ha commentato Giagioni, aggiungendo che la decisione sarebbe «fortemente discordante con la ratio dell’istituzione stessa dell’assegno unico, che delega il governo a riordinare e potenziare il quadro delle misure destinate a favorire la natalità e il sostegno della genitorialità». Infine, il deputato si è auspicato che il ministero «faccia luce sulla vicenda, affinché situazioni simili non si ripetano più».


L’assegno unico va assegnato ai genitori adottivi?

Dal 2022, l’assegno unico ha sostituito e unificato le misure di sostegno economico per le famiglie. Secondo il sito dell’Inps, viene erogato «per ogni figlio minorenne a carico e fino alla maggiore età e, al ricorrere di determinate condizioni, fino al compimento dei 21 anni di età. L’Assegno unico è riconosciuto anche per ogni figlio a carico con disabilità senza limiti di età». Inoltre, viene menzionato specificamente che nel sussidio viene assorbito il «premio alla nascita o all’adozione», che conferiva alle madri di ogni figlio nato, adottato o affidato una somma di 800 euro. Da marzo 2023 non sarà più necessaria la domanda all’Inps per riceverlo e il suo importo base salirà a 189 euro per chi ha un Isee inferiore a 16.200 euro. La cifra scende per 50 euro per chi ha un Isee compreso tra soglia precedente e 43.200 euro. A luglio 2022, il sussidio era stato richiesto per 9,1 milioni di figli su una platea potenziale di 11 milioni.


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