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«Tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina», Schillaci firma l’ordinanza: stretta contro possibili varianti da Pechino – I video

28 Dicembre 2022 - 15:44 Giada Giorgi
Dal 24 dicembre a oggi il ministro della Salute ha seguito l'esito dei test effettuati sui passeggeri di Malpensa. Oggi la decisione per tutto il territorio nazionale

«Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia». Dopo ore di attenta valutazione arriva così l’annuncio del ministro della Salute Orazio Schillaci per contrastare il rischio di una nuova ondata nel Paese. «La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana», ha continuato il ministro, che ha annunciato ulteriori dettagli della sua decisione nel corso del Consiglio dei ministri convocato per oggi 28 dicembre. Mentre il virus mette di nuovo in ginocchio la Cina, l’Italia dunque pensa a come difendersi da una nuova possibile ondata di Covid-19 proveniente dall’estero. Dal 24 di dicembre ad oggi Schillaci ha seguito l’esito dei tamponi effettuati sui passeggeri in arrivo a Malpensa e provenienti dalla Cina, raccomandando anche il sequenziamento di tutte le varianti che possono emergenti dai test elaborati.

«Al momento», spiega una nota diffusa dal ministero poche ore fa, «non risultano in circolazione in Italia varianti che possano destare preoccupazione». Ma i dati di Malpensa restituiscono tutta la preoccupazione degli ultimi giorni: nella giornata del 26 dicembre quasi un passeggero su due, tra quelli atterrati all’aeroporto milanese dalla Cina a bordo di due voli, sono risultati positivi al Covid dopo il tampone non obbligatorio predisposto dalla Regione Lombardia. «Sul primo volo», ha spiegato l’assessore al Welfare Guido Bertolaso, «su 92 passeggeri sono 35 i positivi, il 38%». E ancora: «Nel secondo, su 120 passeggeri 62 sono positivi, il 52%». Dopo i test elaborati, la regione ha attivato la procedura per il sequenziamento che permetterà di individuare la presenza di varianti. «Domani mattina avremo i primi risultati».

Intanto cresce anche la preoccupazione per la quantità di persone in arrivo gli arrivi dalla Cina. L’ultima decisione del governo di Pechino di sollevare gli abitanti dall’obbligo di quarantena per chi arriva nel Paese dall’estero a partire dal prossimo 8 gennaio ha scatenato le prenotazioni della popolazione asiatica verso molte città del mondo. Entro mezz’ora dall’annuncio le ricerche di viaggi all’estero sono schizzate ai livelli massimi da tre anni. Un dato non incoraggiante se si pensa che solo nei primi 20 giorni di dicembre circa 250milioni di persone in Cina hanno contratto il virus. Un numero rivelato dal vicedirettore del centro per il controllo e la prevenzione cinese Sun Yang, citato dal Financial Times, e che ora appare in netto contrasto con i bollettini ufficiali diffusi dalla National Health Commission che invece parlano di poco più di 60mila contagi.

Nel pericoloso silenzio delle autorità cinesi, il rischio di una nuova catena di contagi alle porte preoccupa il ministro delle Salute Schillaci che da giorni è in contatto con le autorità competenti degli Stati Ue per definire modalità di prevenzione e lotta al virus il più possibile condivise. La nota del ministero fa sapere che nel pomeriggio di oggi, 28 dicembre, il ministro riferirà gli esiti delle valutazioni durante il Consiglio dei ministri. Le decisioni saranno il frutto anche di diversi confronti avuti da Schillaci negli ultimi giorni con la Cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità per il il monitoraggio sull’andamento dei contagi Covid19.

Anche Fiumicino comincia con i test

Poco prima che arrivassero le disposizioni a livello nazionale, l’aeroporto di Roma Fiumicino ha diffuso la ripresa dei tamponamenti preventivi per i voli provenienti dalla Cina. A comunicarlo è stato lo stesso l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato: «I test si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’ Istituto “Spallanzani” e con il supporto delle USCAR regionali. Non dobbiamo abbassare la guardia, le ultime notizie sul Covid ci spingono a tenere alta l’attenzione». E ad esortare a una rapida strategia anti virus è lo stesso “Spallanzani” di Roma: «Serve un potenziamento della sorveglianza mediante test antigenici per chi proviene in particolare dalla Cina, e caratterizzazione molecolare con analisi di sequenza nei casi positivi», scrive la struttura d’eccellenza romana in una nota, invitando a un coordinamento dei tamponi di sorveglianza a livello europeo. «Un intervento di questo tipo servirebbe a monitorare la comparsa ed intercettare precocemente l’arrivo di nuove varianti, sia come nuove evoluzioni di Omicron che come nuove varianti diverse da Omicron, e a predisporre eventuali misure quarantenarie selettive».

De Luca: «Tamponi per chi atterra a Capodichino dalla Cina»

«Abbiamo il dovere di tenere aperti gli occhi sul Covid». Così anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato l’adozione di misure di prevenzione «relative allo scalo aeroportuale napoletano di Capodichino». Tamponi per tutti i passeggeri che arrivano dalla Cina anche in Campania dunque: «In quel Paese che fa registrare oltre un milione di contagi al giorno, la situazione è allarmante. Non possiamo permetterci l’introduzione di altre varianti del virus dopo gli enormi sforzi compiuti negli ultimi due anni».

Anche gli Usa verso una nuova strategia di difesa

Alla luce di quanto sta accadendo in Cina, anche gli Usa cominciano a pensare a nuove misure di prevenzione per i viaggiatori asiatici. Secondo indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg, gli Stati Uniti potrebbero imporre misure simili a quelle decise dal Giappone e dalla Malesia: Tokyo richiede per l’ingresso un test Covid negativo e la Malesia ha imposto misure di tracciamento e sorveglianza. Le stesse fonti aggiungono che Washington sarebbe preoccupata per il balzo dei casi in Cina e avrebbe sollevato dubbi sulla trasparenza dei dati di Pechino sui contagi.

Video copertina: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev | L’assessore regionale lombardo al Welfare Guido Bertolaso

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