Il Kosovo chiude la frontiera con la Serbia. Il monito Ue-Usa: «Agire immediatamente per una de-escalation senza condizioni»

Bruxelles e Washington chiedono a entrambi i Paesi di «esercitare la massima moderazione e astenersi da minacce o provocazioni». Mosca ribadisce il sostegno a Belgrado ed esclude ogni coinvolgimento

Il Kosovo ha chiuso oggi, 28 dicembre, il principale valico di frontiera con la Serbia, dopo settimane di crescente tensione tra i due Paesi culminate, l’altro ieri, nell’annuncio del governo di Belgrado di aver predisposto «al massimo livella di prontezza per i combattimenti» il suo esercito. A dare notizia della chiusura della frontiera è il Financial Times. Pur impegnate da mesi nel cercare di smorzare le tensioni etniche e favorire il dialogo tra Pristina e Belgrado, le istituzioni internazionali – dall’Ue alla Nato all’Onu – non sono riuscite sin qui nell’obiettivo. E la loro preoccupazione cresce al pari della tensione sul terreno, alimentata dalle barricate erette nel nord del Kosovo dalla minoranza serba. «L’Unione europea e gli Usa sono preoccupati per la persistente situazione di tensione nel nord del Kosovo e chiedono a tutti di esercitare la massima moderazione, e di agire immediatamente per una de-escalation senza condizioni, astenendosi da provocazioni, minacce o intimidazioni», si legge in una nota diffusa oggi dal servizio di azione esterna dell’Ue, il “ministero degli Esteri” dei 27. «Stiamo lavorando con il presidente Vučić e il primo ministro Kurti per trovare una soluzione politica al fine di disinnescare le tensioni e concordare la via da seguire nell’interesse della stabilità, della sicurezza e del benessere di tutte le comunità locali», ribadisce ancora il messaggio congiunto diffuso da Bruxelles e Washington.


La posizione della Russia

Poche ore prima a dire la sua sulle tensioni in corso era stato il Cremlino, per bocca del portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov. In linea con la tradizione alleanza ortodossa, Peskov ha ribadito che Mosca sostiene la Serbia nei suoi passi sul Kosovo. E ne ha approfittato per smentire che sia proprio la Russia a soffiare sul fuoco della rivalità tra i due Paesi: i sospetti di una «influenza distruttiva» di Mosca sulla situazione sono da considerarsi «assolutamente errati», ha detto Peskov, come riportato dall’agenzia di stampa russa Tass.


Foto: EPA/Alexandra Beier – Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken con l’Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell – Monaco, 19 febbraio 2022.

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