Milano, il corteo degli anarchici sfida il divieto della Questura: oltre 150 manifestano per Alfredo Cospito

Il militante anarchico è in sciopero della fame da 2 mesi contro il regime del 41bis a cui è stato sottoposto

Oltre 150 persone stanno sfilando a Milano in un corteo a sostegno di Alfredo Cospito, il militante anarchico in carcere a Sassari in regime di 41 bis e che da circa due mesi sta facendo lo sciopero della fame. Sono partite oggi pomeriggio, 29 dicembre, attorno alle 18 da via Torino. Molti gli slogan urlati dagli anarchici. «Fuori Alfredo dal 41 bis», si legge in uno striscione. «Tutti liberi, tutte libere». I manifestanti avevano annunciato online l’intenzione di effettuare il presidio in piazza Duomo, ma la Questura aveva vietato l’iniziativa. Piazza Duomo è stata, infatti, blindata dagli agenti del reparto Mobile della polizia in assetto antisommossa. I contestatori si sono così spostati e indirizzati verso la periferia della città. Il corteo è stato organizzato dal collettivo Galipettes Occupato.


Chi è Alfredo Cospito

Il 55enne Alfredo Cospito è un militante anarchico che sta scontando una pena di 20 anni in carcere. È accusato di aver gambizzato un dirigente dell’Ansaldo e di aver tentato un attacco contro la scuola carabinieri di Fossano nel 2006. Da aprile è stato trasferito nel cosiddetto «carcere duro», il 41 bis, e la sua reclusione rischia di trasformarsi in un ergastolo ostativo, ovvero l’ergastolo che non prevede la possibilità di accedere ai benefici della legge. A causa di questo ha iniziato uno sciopero della fame lo scorso 19 ottobre. Ed è nata nelle ultime settimane un’accesa discussione in merito alla proporzionalità della pena a cui è stato condannato. L’avvocato di Cospito aveva fatto reclamo contro l’applicazione del 41 bis, ma il 19 dicembre il Tribunale di Roma lo ha respinto e la misura è stata confermato per altri quattro anni. Il rischio, secondo il giudice, è che possa dare ordini dal carcere ad altri anarchici.


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