Ivan Orfei aggredito da una tigre al circo, sui social augurano la morte al domatore: «Ho sbagliato io non lei» – Il video

Al telefono dall’ospedale il 31enne figlio della celebre dinastia circense ha difeso l’animale: «Voleva solo giocare, l’errore è stato mio»

Il domatore Ivan Orfei è stato aggredito da una tigre durante lo spettacolo “Armando Orfei” a Surbo, a pochi chilometri da Lecce. Mentre il 31enne era intento ad esibirsi con uno dei suoi animali, un’altra tigre da dietro lo ha aggredito provocandogli a una gamba e al collo. Nonostante gli squarci profondi i medici non hanno mai definito Orfei in pericolo di vita. Subito portato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, il domatore, figlio della celebre dinastia di circensi, è tuttora ricoverato. «Mamma, è stato un mio errore», ha detto alla madre Denise che ora tranquillizza sulle buone condizioni del figlio. «I medici lo tengono sotto controllo ma siamo tutti tranquilli perché ritornerà qui da noi a breve». Al telefono il giovane domatore ripete che è stato un suo errore: «Mi sono posizionato di spalle girandomi di scatto ma l’animale in quel momento voleva giocare», spiega. Ivan è stato così aggredito dalla tigre che, come ribadisce anche la madre, «è quella più giocherellona di tutte e che richiede le maggiori attenzioni». Sui social intanto volano gli insulti e persino minacce di morte nei confronti di Orfei. A difendere il domatore è l’amministratore del circo “Città di Roma” Enrico Perretti: «Attaccare questo ragazzo o pregare per la sua morte mi sembra ingiusto e vergognoso perché non si conoscono i rischi e la passione che animano chi fa il domatore». E ancora: «Il mestiere del circense comporta determinati rischi. È un po’ come il pilota di Formula Uno che sa che quella può essere la sua ultima gara. E poi uccidono più i cani dei felini ma noi non sopprimiamo le tigri. Sono i cani che vengono eliminati». La madre di Ivan Orfei ha annunciato lo stop alle attività del circo per due giorni: «Ma poi gli spettacoli riprenderanno e proseguiranno fino al 15 gennaio come previsto. La tigre rimarrà con noi».


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