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Russia-Ucraina, violata subito la tregua. Il timore di Kiev per il Natale ortodosso: «Evitate le Chiese, Mosca prepara attacchi» – Il video

06 Gennaio 2023 - 13:20 Redazione
Accuse incrociate tra le due capitali di colpi di artiglieria sul Donetsk e su Kramatorsk. Allarme aereo in Ucraina per presunti jet decollati dalla Bielorussia

Traballa subito il cessate il fuoco indetto unilateralmente dalla Russia in occasione del Natale ortodosso, in vigore secondo l’annuncio dalle 12 di oggi 6 gennaio (le 10 in Italia) alla mezzanotte di domani 7 gennaio (le 22 in Italia). Entrambe le parti si sono subito accusate di non aver rispettato la tregua. Per prima è stata la Russia a puntare il dito contro le presunte azioni delle forze ucraine. Secondo l’agenzia di stampa di Mosca Tass, Kiev avrebbe attaccato a colpi di artiglieria l’area di Donetsk per tre volte subito dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco. «Le nostre truppe rispettano il cessate il fuoco, mentre gli ucraini continuano i bombardamenti di artiglieria su aree popolate e sulle posizioni delle forze russe», ha denunciato il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov. Ma secondo Kiev, anche l’esercito di Putin avrebbe violato subito la tregua, colpendo la città di Kramatorsk nell’est dell’Ucraina. «Gli occupanti hanno attaccato la città due volte con razzi», ha scritto sui social il vicecapo dell’ufficio di presidenza di Kiev, Kyrylo Tymoshenko, precisando che nell’attacco è stato colpito un edificio residenziale, ma non ci sono state vittime.

A rendere il quadro ancor più confuso e preoccupante è stato poi l’allarme aereo scattato in tutta l’Ucraina, secondo quanto riportano i media del Paese a seguito del decollo di due caccia dalla base di Baranovichi in Bielorussia. La popolazione è stata invitata in via precauzionale ad andare nei rifugi. Le autorità di Kiev temono che il cessate il fuoco annunciato unilateralmente dal Cremlino possa nascondere una trappola mortale. La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha raccomandato a tutti i cittadini che vivono nelle regioni occupate dalla Russia di evitare di andare in Chiesa o in altri luoghi affollati nella giornata di domani 7 gennaio, Natale ortodosso. Il timore, comre precisato da Vereshchuk, è quello di azioni a sorpresa delle forze russe. «Abbiamo ricevuto informazioni che i russi stanno preparando attacchi terroristici nelle chiese», ha scritto su Facebook la vicepremier. Nessun commento sull’accusa, ad ora, da parte di Mosca. Ma la tensione dietro il velo fragile del teorico cessate il fuoco resta altissima.

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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