Ucraina, la tregua dichiarata da Mosca è scaduta: «Nuovi missili sulla regione di Kharkiv»

Gli attacchi russi denunciati dalle regioni ucraine arrivano dopo le reciproche accuse dei due Paesi sul cessate il fuoco non rispettato. Ora la pace temporanea, vera o presunta, è giunta ufficialmente al termine

Il cessate il fuoco dichiarato da Mosca per il Natale ortodosso è ufficialmente scaduto: la tregua indetta dalle 12 dell’ora locale del 6 gennaio alle 24 del 7 gennaio è finita con la notizia di nuovi missili sull’Ucraina fornita dal presidente dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov. Citato da Ukrainska Pravda, Sinegubov riferisce dell’attacco russo facendo sapere anche della presenza di una vittima. «Due arrivi di missili nemici sono stati registrati a Merefa. Secondo informazioni preliminari, c’è una vittima. I soccorritori stanno lavorando sul posto. Attenzione, residenti di Kharkiv e della regione. State nei rifugi. Gli invasori colpiscono ancora». L’allarme anti-aereo è stato anche da poco dichiarato nelle regioni di Poltava, Dnepropetrovsk, Zaporizhzhia e nel Lugansk. Poco prima i media hanno riferito anche di esplosioni a Zaporizhzhia: «Le esplosioni che l’intera città ha sentito di recente sono un’altra prova che la Russia è un paese senza onore e coscienza», ha detto il sindaco della città citato da Ukrinform. Nelle ultime ore di cessate il fuoco, Russia e Ucraina hanno continuato ad accusarsi per un conflitto che in realtà sembra non essersi mai fermato davvero: «Una tregua totalmente falsa», ha detto il presidente ucraino Zelensky a poche ore dallo scadere del cessate il fuoco. «La realtà è che i proiettili russi hanno colpito di nuovo Bakhmut e altre postazioni ucraine». Dal canto suo anche Mosca in piena pace temporanea aveva lanciato accuse simili a Kiev, parlando di attacchi delle forze ucraine nella città di Donetsk. La tregua, vera o presunta, ora però è ufficialmente terminata.


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