Crisi Brasile, Antonio Tajani: «Ogni violenza contro le istituzioni democratiche va condannata»

Migliaia di manifestanti pro Bolsonaro hanno preso d’assalto i palazzi del potere a Brasilia: le reazioni degli altri Paesi

Dagli Stati Uniti, alle Americhe fino all’Europa, tutte le cancellerie stanno seguendo con apprensione quello che sta accadendo a Brasilia. Alcune migliaia sostenitori di Bolsonaro – sconfitto alle urne da Lula – hanno preso d’assalto i palazzi del potere nella capitale brasiliana, contestando il risultato elettorale. Le immagini hanno fatto il giro del mondo in pochi minuti. Dall’Italia, oltre ai rappresentanti dei principali partiti, è intervenuto il ministro degli Esteri Tajani: «Sto seguendo con preoccupazione quanto sta accadendo in Brasile. Ogni atto di violenza contro le istituzioni democratiche deve essere condannato con grande fermezza. I risultati elettorali vanno sempre e comunque rispettati».


Ferma anche la risposta degli Stati Uniti. «Condanniamo gli attacchi di oggi alla Presidenza, al Congresso e alla Corte Suprema del Brasile», ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken, «usare la violenza per attaccare le istituzioni democratiche è sempre inaccettabile. Ci uniamo al presidente Lula nel sollecitare la fine immediata di queste azioni». La presidente del parlamento dell’Unione europea, Roberta Metsola, ha espresso preoccupazione per quanto sta avvenendo in queste ore: «La democrazia deve essere sempre rispettata. Il Parlamento europeo sta da parte del governo Lula e tutte le istituzioni legittimamente e democraticamente elette». E anche il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha condannato le proteste: Pieno sostegno a Lula, eletto democraticamente da milioni di brasiliani.


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