Roma, con balestra e frecce a cacciare cinghiali. Denunciato 52enne

L’accusa per l’uomo, trovato in possesso anche di un pugnale e di un coltello, è di porto abusivo di armi

Munito di balestra e frecce, si aggirava nella zona di Settebagni, in provincia di Roma, a caccia di cinghiali. L’uomo di 52 anni, fermato nell’area limitrofa della riserva naturale della Marcigliana, è stato trovato in possesso anche di un pugnale e di un coltello. Per lui è scattata immediatamente la denuncia di porto abusivo di armi. Le forze dell’ordine sostengono che gli arnesi nell’auto sarebbero serviti all’uomo per andare a caccia di cinghiali. La notizia del 52enne arriva a poche settimane dal via libera del governo Meloni sulla possibilità di abbattere animali selvatici anche nei centri cittadini. Un emendamento entrato nell’ultima manovra di bilancio voluto da FdI che punta a risolvere il problema cinghiali di Roma e che comprende anche altri animali come lupi, orsi e volpi. Il provvedimento ha scatenato non poco la rabbia degli ambientalisti e di chi ha sùbito paventato il rischio di «città far west». Secondo l’emendamento i cinghiali abbattuti nelle aree urbane saranno sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e in caso negativo potranno essere mangiati. La proposta include anche l’adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile «mediante abbattimento e cattura».


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