Morti sul lavoro, giornata nera: quattro vittime in 24 ore. Deceduti due giovani di 22 e 28 anni

L’inizio del 2023 è già pieno di gravi incidenti. Da Rimini a Napoli, da Olbia e Como, il fenomeno colpisce ancora tragicamente tutta l’Italia

L’ultimo della giornata è un 28enne, operaio bresciano morto dopo essere stato schiacciato da un nastro trasportatore nell’azienda dove lavorava. L’infortunio di Nicola Battagliola è avvenuto all’interno della “Gambazzi srl” di Poncarale, in provincia di Brescia. Tragedia che al giovane non ha lasciato scampo: le sue condizioni sono apparse da subito disperate. Ricoverato d’urgenza in rianimazione ha perso la vita dopo 24 ore dall’arrivo in ospedale a causa delle gravissime ferite riportate. Erano circa le 15 quando i colleghi del ragazzo hanno lanciato l’allarme: durante il turno di lavoro nell’azienda specializzata nella fornitura di sistemi di movimentazione per l’industria, il giovane sarebbe rimasto schiacciato da un nastro trasportatore, che lo avrebbe così intrappolato e incastrato. Soccorso dai sanitari dell’automedica e rianimato sul posto, è stato poi trasferito in codice rosso all’ospedale Civile di Brescia. La notizia del 28enne arriva dopo quella di un’altra giovane vittima caduta sul lavoro poche ore fa a Caivano, in provincia di Napoli. L’operaio 22enne sarebbe rimasto schiacciato da un bancale all’interno dell’azienda “M & C” dove lavorava. Nella giornata nera di oggi anche il decesso di un 62enne, rimasto ferito nel cimitero di Castelletto Sopra Ticino, in provincia di Novara, dove lavorava. L’uomo di origini albanesi, residente a Marano Ticino, era dipendente di un’azienda che gestisce i servizi cimiteriali: caduto da una scala per un’altezza di cinque metri, mentre effettuava i lavori di manutenzione in un loculo, era stato trasportato d’urgenza al “Maggiore” di Novara. Ricoverato in rianimazione, è deceduto dopo poche ore. Ma la scia di sangue è continuata.


Un uomo di 57 anni di San Siro, provincia di Como, è morto poche ore fa schiacciato da una pianta a Plesio. L’operaio stava lavorando per tagliare i rami a un albero quando, per motivi non ancora chiariti, è stato schiacciato dalla pianta. Sono stati subito chiamati i soccorsi, ma all’arrivo dell’elicottero da Como non c’era già più nulla da fare. Un 62 enne dipendente di una ditta di Olbia invece ha perso una mano a causa dell’esplosione di un grosso petardo artigianale che stava maneggiando mentre ripuliva un giardino nella zona della spiaggia delle Saline. Il collega che si trovava con lui ha immediatamente chiamato il 118 e l’operaio è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Olbia, dove si trova ora ricoverato nel reparto Ortopedia. La Procura di Tempio Pausania nel frattempo ha aperto un’inchiesta e i militari stanno vagliando le testimonianze di chi ha assistito all’incidente.


Calderone avvia tavolo sulla sicurezza. «Urgente task force del governo»

In un’altra giornata segnata da incidenti nelle fabbriche e nei cantieri, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha avviato il tavolo sulla sicurezza per definire una strategia ampia e dare risposte con l’obiettivo di fermare la scia di sangue. Ai sindacati e alle imprese indica la possibilità «di un patto» e la necessità di confrontarsi senza partire da posizioni preconcette. Mettendo in campo «una task force del governo, perché non è accettabile che anche una sola persona perda la vita lavorando». Al tavolo sono state presenti tutte le sigle sindacali e delle associazioni datoriali, una quarantina, e anche gli altri ministri direttamente interessati dal tema: dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, della Pa, Paolo Zangrillo, della Salute, Orazio Schillaci. Ed è proprio sull’alternanza scuola lavoro che si concentrerà il prossimo incontro, fissato per il prossimo 26 gennaio. Seguiranno poi altri appuntamenti specifici, uno di approfondimento sull’agricoltura e uno sull’edilizia, settori dove il rischio di infortuni è più alto.

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