Agrigento, trovato morto uno studente cinese di 22 anni: cosa sappiamo finora

Un lungo coltello da cucina conficcato nel petto, all’altezza del cuore, ma nessun segno di effrazione rinvenuto dai carabinieri nello stabile dove alloggiava

Mistero sul caso del giovane cinese di 22 anni trovato morto in un affittacamere del centro storico di Agrigento. Si chiamava Tianzheng Zhang ed era iscritto all’Accademia delle Belle Arti “Michelangelo”. Lo studente si era trasferito in Sicilia da circa un anno. Alcuni connazionali del ragazzo, che non lo vedevano da giorni e non riuscivano a mettersi in contatto con lui, hanno allertato le forze dell’ordine. I carabinieri e i vigili del fuoco, dopo aver fatto irruzione nello stabile, hanno trovato Zhang con un lungo coltello da cucina conficcato nel petto, all’altezza del cuore. Il giovane aveva indosso una tuta grigia. Bisognerà attendere l’esito dell’autopsia, disposta dalla procura di Agrigento, e l’esame delle impronte digitali lasciate eventualmente sull’arma per fare chiarezza sulla morte. Nessuna ipotesi è esclusa, anche se la pista dell’omicidio sembra per il momento quella privilegiata.


Nello stabile, che si trova in salita Iacono, non è stato rinvenuto alcun segno di effrazione. Porte e finestre dell’appartamentino dove il giovane studente alloggiava sono state trovate regolarmente chiuse, non forzate. Nella zona, dove sono presenti moltissimi b&b, nessuno avrebbe sentito urla o rumori sospetti. I carabinieri hanno ascoltato per ore i residenti ma, al momento, non sembrerebbe emerso alcun elemento utile alle indagini. Le due telecamere di videosorveglianza che inquadrano la scalinata e l’ingresso dell’affittacamere sono risultate non funzionanti. L’ultima volta che Zhang è stato visto era venerdì sera, 13 gennaio. Si trovava a Porta di Ponte e, all’uscita di un locale, aveva avuto un alterco con delle persone la cui identità non è stata ancora resa nota. In quella circostanza, i carabinieri del nucleo radiomobile erano intervenuti per sedare la discussione. I magistrati che conducono le indagini sulla morte del giovane 22enne sono il procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella e il pubblico ministero Cecilia Bavarelli.


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