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Il medico oncologo che curava Messina Denaro: «È grave: il tumore ha accelerato. Sospetti che fosse lui? Mai»

17 Gennaio 2023 - 12:27 Redazione
Il dottor Vittorio Gebbia spiega come il boss si presentasse sempre personalmente alle visite, considerata la sua lucidità

«Le sue condizioni sono gravi, la malattia ha avuto un’accelerazione negli ultimi mesi. Non lo definirei un paziente in buone condizioni di salute». Così il medico Vittorio Gebbia, responsabile dell’oncologia medica della clinica La Maddalena dove Matteo Messina Denaro è stato arrestato. «Ieri i carabinieri mi hanno chiesto se posticipare di tre, quattro giorni il ciclo di chemioterapia che avrebbe dovuto fare qui avrebbe avuto conseguenze e io ho firmato l’autorizzazione perché un ritardo così contenuto non avrà alcun effetto sul suo stato di salute», spiega il medico. Inoltre, aggiunge di non aver mai avuto alcun sospetto che quel suo paziente potesse essere il più grande ricercato d’Italia. Riferisce di averlo ricevuto nel suo studio due o tre volte, ma che in nessuna occasione ha pensato che quell’uomo fosse il numero 1 di Cosa Nostra. «Se mi avessero detto prima che si poteva trattare di Messina Denaro non ci avrei creduto», ha detto in un’intervista a Repubblica.

«Veniva sempre da solo, era perfettamente lucido»

«L’uomo che ricordo è una persona del tutto ordinaria, il classico paziente della provincia siciliana, accento trapanese, come a migliaia ne arrivano da noi, certamente benestante ma anche lì di persone con orologi di grande valore al polso ne vediamo tante, mai arrogante, al massimo un po’ eccentrico nell’abbigliamento con quelle camicie vistose e costose come lui stesso ha raccontato ad alcuni miei collaboratori», spiega Gebbia. Infine, l’oncologo ricorda siano passati due anni del Covid, «quando è stato operato in clinica i pazienti entravano da soli, nessuna visita, nessun familiare». E aggiunge: «Ci sono parenti di alcuni miei pazienti che sto rivedendo solo ora dopo tre anni. E comunque che io sappia veniva sempre da solo ed era informato personalmente del suo stato di salute. D’altra parte è sempre stato perfettamente lucido».

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