Nuova Zelanda, la premier Jacinda Ardern si dimette: le ragioni della rinuncia all’incarico – Il video

Ardern è stata eletta nel 2017 come prima ministra più giovane del Paese in 150 anni di storia

Jacinda Ardern ha annunciato le sue dimissioni dalla guida del Partito laburista e come primo ministro della Nuova Zelanda, in attesa delle elezioni per i nuovi vertici di partito e in vista delle prossime elezioni generali a fine 2023. A 37 anni, nel 2017, Ardern è diventata la 40esima premier del suo Paese e la più giovane in carica in 150 anni di storia. A distanza di 5 anni, e in vista della fine del suo mandato, ha annunciato che non si candiderà nuovamente e che affida il partito a una nuova leadership. La premier ha sorpreso tutti nel primo incontro di partito del nuovo anno. Fissando la data delle prossime elezioni il 14 ottobre 2023, ha messo nero su bianco quali sono le ragioni che l’hanno convinta a rinunciare all’incarico, con un discorso diretto e trasparente in cui ha parlato delle difficoltà del ruolo, delle energie che richiede, delle responsabilità che comporta e della necessità di capire quando è il momento di fare un passo indietro.


Le energie e la vita privata

«Il mio mandato come primo ministro si concluderà entro e non oltre il 7 febbraio», ha subito rotto gli indugi in conferenza stampa Jacinda Ardern. «Questi sono stati i cinque anni e mezzo più appaganti della mia vita, e certo ci sono state anche numerose sfide. Ma non me ne vado perché è stato difficile», ha precisato la premier, «se fosse stato così, probabilmente avrei lasciato il lavoro dopo due mesi. Lascio perché un ruolo così privilegiato comporta responsabilità. La responsabilità di sapere quando sei la persona giusta a guidare e anche quando non lo sei. So cosa richiede questo lavoro e so che non ho più abbastanza energie per rendergli giustizia». Dopo aver elencato gli obiettivi raggiunti dalla sua maggioranza, Ardern si è detta sicura che nel partito ci sono le persone giuste per raccogliere il suo lavoro e proseguirlo nella stessa direzione. «So che ci sarà ampio dibattito su qual è la vera ragione della mia scelta, ma posso assicurarvi che è quella che sto condividendo con voi oggi», ha proseguito Ardern, «l’unico aspetto interessante di questa storia è che dopo aver affrontato grandi sfide per sei anni, sono un essere umano. I politici sono umani. Diamo tutto quello che possiamo, finché possiamo. E per me, ora è arrivato il momento». Chiudendo il suo annuncio, poi voluto ringraziare chi le è stata accanto in questi anni, e si è poi rivolta al suo compagno: «Clarke, ora sposiamoci».


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