Decreto Milleproroghe, Fratelli d’Italia non allunga le concessioni ai balneari

Non segnalato l’emendamento che le portava al 2026

Altra marcia indietro del partito di Giorgia Meloni, che contrariamente alle promesse non ha segnalato fra gli emendamenti del Milleproroghe da votare quelli che avrebbero allungato le concessioni demaniali marittime ai balneari oltre il 31 dicembre 2023, quando scadranno tutte per decisione del Consiglio di Stato. Rinnegato anche l’emendamento Fratelli d’Italia a prima firma Lavinia Mennuni (vicinissima alla premier Meloni) che proponeva un rinvio della scadenza al 31 dicembre 2026 o in alternativa almeno al 31 dicembre 2024. Dei 1.200 emendamenti depositati sono stati segnalati per il voto solo 15, e fra questi ha sorpreso appunto la scomparsa della proroga delle concessioni ai balneari. La scelta ha provocato ironia e polemiche nelle fila dell’opposizione. «Siamo all’Actor studio», ha ironizzato la renziana Raffaela Paita, mentre il leader della Lega Matteo Salvini ha cercato di minimizzare l’accaduto: «Ho parlato ieri con la Meloni e abbiamo la stessa idea, puntando a chiudere il dossier entro l’estate ascoltando le categorie coinvolte».


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