Sergio Mattarella ricorda Gianni Agnelli: «Alfiere del prestigio della Repubblica. Il suo messaggio è ostinatamente attuale»

Il Capo dello Stato, in un intervento pubblicato sul quotidiano Repubblica, ricorda l’Avvocato a vent’anni dalla sua scomparsa

Sergio Mattarella ricorda Giovanni Agnelli a distanza di vent’anni dalla scomparsa dell’Avvocato, avvenuta il 24 gennaio 2023. Tra le colonne del quotidiano Repubblica, il Capo dello Stato omaggia il «ricordo dell’autorevolezza» dell’imprenditore torinese, lodando «l’azione che seppe esercitare sulle classi dirigenti, sull’intera società, con la sua influenza nel contesto internazionale», che «sollecita tutti a un confronto esigente». La sua leadership, prosegue, «consolidò la Fiat quale protagonista a livello internazionale», e la sua visione «mondiale» dello sviluppo riuscì a introdurre «nel nostro mondo imprenditoriale una visione più moderna e lungimirante». Mattarella loda anche l’operato di Agnelli nei panni di «Presidente dell’associazione degli industriali italiani», nei quali a suo dire riuscì a «far prevalere, in una stagione assai problematica, un’ottica capace di sviluppare re un dialogo costruttivo tra le parti sociali».


Un «cammino comune»

«Giovanni Agnelli – prosegue il Presidente – fu l’ambasciatore di una Italia animata da spirito di innovazione e dinamismo. Alfiere del prestigio della Repubblica, fu attento all’inserimento del Paese nelle catene di crescita del valore a livello globale». Cita poi l’ultimo intervento pubblico del senatore a vita, a Palazzo Giustiniani, incentrato sull’invito alla compagine mondiale a mettere da parte «la conquista e il predominio» e a intraprendere un cammino comune, «nel reciproco rispetto e nella reciproca valorizzazione», in grado di accantonare «ogni genere di povertà e privazione materiale e immateriale». Conclude Mattarella: «Rileggere queste parole di speranza oggi, mentre l’Europa è tornata a essere teatro di guerra, di aggressione contro la libertà dei popoli, può indurre a un sentimento di scoramento. Ma quel messaggio richiama, altresì, prepotentemente alla fiducia, perché contiene aspirazioni autentiche dell’umanità che lo rendono ostinatamente attuale».


Leggi anche: