La risata di Fedez sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: «Non l’hanno mai trovata…». Sotto attacco sui social – Il video

La frase è stata pronunciata dal rapper durante il podcast “Muschio Selvaggio”: con tanto di risata incontenibile. Poi il passo indietro

«Ah, questo è black humor?», «Imbarazzante», «Davvero pensava di essere divertente?». Sono solo alcuni dei commenti fatti dagli utenti indignati dalla “battuta” pronunciata da Fedez su Emanuela Orlandi, la “ragazza con la fascetta” scomparsa il 22 giugno del 1983 a Roma e sulla cui vicenda la giustizia vaticana ha recentemente deciso di riaprire le indagini. Durante una puntata del podcast Muschio Selvaggio, infatti, il rapper finisce per parlare con Luis Sal e il giornalista di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi, dell’inchiesta riaperta dopo quasi 40 anni dal promotore di giustizia vaticana Alessandro Diddi sul caso della scomparsa della 15enne, figlia di un dipendente della Santa Sede. Nel corso della chiacchierata i tre fanno inoltre riferimento alla serie Netflix Vatican Girl di Mark Lewis e Fedez, pensando di scherzare con gli ospiti, interviene con una battuta. «Beh, innanzi tutto possiamo dire, non l’hanno mai trovata», dice riferendosi a Emanuela Orlandi. Il cantante e influencer scoppia quindi in una risata quasi incontenibile, tanto da mettere in imbarazzo il co-anchor del podcast, che resta impietrito come anche il giornalista Nuzzi – ospite della puntata – che prova ad abbozzare descrivendo l’uscita di Fedez come «black humor», che definisce comunque «sideralmente antitetico rispetto a un giornalista». A questo punto, interviene anche Luis Sal che rivolgendosi a Nuzzi gli consiglia di «mantenere una poker face in questo momento». Tuttavia, sul finale il rapper fa mea culpa e accenna a una scusa affermando: «Mi faceva troppo ridere». Lo sketch non è passato inosservato all’interno della “piazza pubblica” dei social network, dove molti utenti hanno sottolineato come la battuta su Emanuela Orlandi fosse «di cattivo gusto». E ancora: «che schifo», «la battuta quale dovrebbe essere?», «Nuzzi aveva una sola possibilità di mantenere la deontologia che si addice a un giornalista: alzarsi e andarsene».


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