In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIInchiesteIsraeleMedio OrienteOmicidiPalestinaUSA

Israele, la rete di donazioni Usa che sostiene gli estremisti condannati. Compreso l’assassino di Rabin

24 Gennaio 2023 - 15:55 Redazione
Un'inchiesta dell'Associated Press e dalla piattaforma investigativa Shomrim svela gli ingenti finanziamenti dagli Usa per il gruppo Shlom Asiraich. Ecco le sue attività

L’estrema destra israeliana guadagna terreno, per lo meno sul piano finanziario, anche negli Stati Uniti. Secondo un’indagine condotta dall’Associated Press e dalla piattaforma investigativa israeliana Shomrim, l’associazione Shlom Asiraich ha ricevuto grazie al tramite di una no-profit basata negli Usa ingenti donazioni da contribuenti americani, che ne hanno consentito il rafforzamento. Il gruppo è noto in Israele perché sostiene una serie di estremisti ebrei coinvolti in alcuni dei crimini d’odio più gravi degli ultimi anni. Tra i soggetti sostenuti finanziariamente tramite le donazioni, anche Ygal Amir, l’estremista di destra che il 4 novembre 1995 assassinò l’allora primo ministro Ytzchak Rabin, facendo deragliare il processo di pace con i palestinesi e aprendo la stagione politica dominata dalla destra e in particolare da Benjamin Netanyahu, da poche settimane nuovamente alla guida del governo. Tra gli altri soggetti sostenuti, ci sono estremisti condannati per aver assassinato giovani o intere famiglie palestinesi, nonché un ultra-ortodosso che nel 2015 accoltellò a morte una ragazza israeliana di 16 anni alla parata per il Gay Pride di Gerusalemme.

«Non mollate, siete i nostri eroi»

Shlom Asiraich, che significa «Il benessere dei tuoi prigionieri», raccoglie fondi per questa tipologia di soggetti almeno dal 2018, ed è registrata formalmente come no-profit in Israele dal 2020. Lo scorso ottobre, alla vigilia del Capodanno ebraico, Shlom Asiraich ha condiviso sui social una foto di cibi e bevande portati ad alcuni sospetti estremisti agli arresti domiciliari, e alle famiglie di altri condannati per crimini contro i palestinesi. La nota di accompagnamento li indicava come «amati eroi», spronandoli a «restare forti e fedeli al popolo d’Israele e alla sacra Torà, e non smettere di essere felici». L’inchiesta giornalistica ha ora documentato gli ingenti flussi di denaro che dal New Jersey consentono di condurre queste ed altre attività, anche se il volume dei finanziamenti non è al momento noto.

Foto: EPA/ABIR SULTAN – Una cerimonia in memoria dell’ex primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, assassinato il 4 novembre 1995.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti