Jenin, sale a 10 il bilancio delle vittime palestinesi. Abu Mazen: «Il coordinamento di sicurezza con Israele non esiste più»

Scontri violenti all’alba con l’esercito israeliano. Il premier Netanyahu: «Non puntiamo a una escalation ma siamo pronti a tutto»

Sono almeno 10 i palestinesi rimasti uccisi nelle prime ore di questa mattina, 26 gennaio, a seguito degli scontri avvenuti a Jenin, in Cisgiordania. A riportarlo è il ministero della Salute locale, che conta anche una ventina di feriti, di cui quattro gravi. Tra le vittime ci sarebbe anche una donna anziana. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta anche la notizia di un’altra vittima, in questo caso nel villaggio di a-Ram, nei pressi di Ramallah. Si tratterebbe di Yussef Abdel Karim Hussein, un ragazzo di 22 anni ucciso durante gli scontri verificatisi all’ingresso di un’unità militare israeliana. Secondo l’esercito israeliano, quella effettuata questa mattina era una operazione antiterrorismo il cui fine era la cattura di «una cellula terroristica della Jihad islamica coinvolta pesantemente nella realizzazione e nella progettazione di molteplici attacchi terroristici, incluse sparatorie contro militari e civili israeliani». Il portavoce dell’esercito ha riferito che nell’operazione, deflagrata poi in scontri con decine di miliziani, i soldati israeliani hanno scoperto all’interno di un edificio dove si barricavano miliziani palestinesi anche due ordigni pronti per l’uso, fatti detonare da artificieri dell’esercito. Non si registrano vittime né feriti dalla parte israeliana.


Le reazioni dei leader e il rischio escalation

Al termine di una consultazione di governo, il premier Benjamin Netanyahu ha detto che Israele «non punta a una escalation», ma «le forze di sicurezza sono pronte ad affrontare ogni sviluppo sui vari fronti per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. I soldati hanno sventato attentati che potevano costare molte vite umane». Durissima la replica della leader palestinese Abu Mazen, che dopo aver convocato una riunione d’emergenza sui fatti di Jenin ha annunciato che «il coordinamento di sicurezza con Israele non esiste più da questo momento». L’autorità nazionale palestinese ha quindi annunciato ricorso al Consiglio di sicurezza dell’Onu per quanto accaduto oggi in Cisgiordania.


Foto di copertina: EPA/ALAA BADARNEH | Veicoli danneggiati dopo lo scontro con le forze armate israeliane a Jenin (26 gennaio 2023)

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