Blinken in Israele prova a calmare le acque: «De-escalation urgente con i palestinesi. Ma l’Iran non avrà mai l’arma nucleare»

Il segretario di Stato Usa a Tel Aviv per incontrare Netanyahu ed Herzog. Domani sarà a Ramallah da Abu Mazen

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è atterrato in Israele nell’ambito della sua prima missione in Medio Oriente dell’anno. Programmata da settimane, la trasferta con tappe in Egitto, Israele e Territori palestinesi si è accesa di nuova urgenza dopo i recenti episodi che hanno visto reinfiammarsi il quadro regionale: prima le scaramucce seguite all’Insediamento del nuovo governo israeliano, con la visita-lampo del ministro di ultra-destra Itamar Ben Gvir al Monte del Tempio / Spianata delle Moschee di Gerusalemme; poi l’operazione “anti-terrorismo” dell’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin costato la vita a dieci palestinesi, a seguito del quale l’Anp ha annunciato la fine della cooperazione di sicurezza con Israele; quindi, venerdì sera, l’attentato ad una sinagoga di Gerusalemme in cui sono morti sette israeliani; infine, sabato notte, l’attacco preventivo attribuito ad Israele ad un’installazione militare in Iran. Un quadro esplosivo che Blinken, in missione per conto del presidente americano Joe Biden, deve tentare di ricomporre – mentre l’attenzione politica e militare di Europa e Usa è rivolta da quasi un anno al fronte russo-ucraino.


I paletti americani

Arrivato a Tel Aviv, dopo la tappa mattutina al Cairo, Blinken ha subito avuto un faccia a faccia a Gerusalemme con il primo ministro Benjamin Netanyahu, per provare a tastare la temperatura politica del nuovo governo e le sue reali intenzioni sui vari fronti. Mettendo in chiaro alcuni punti fermi. Gli Usa «restano impegnati per la visione dei due Stati ed ora è urgente adottare misure per una de-escalation tra israeliani e palestinesi», ha detto Blinken al termine dell’incontro, ribadendo che sulla gestione della Spianata su cui sorge la Moschea di Al-Aqsa – attualmente interdetta agli israeliani salvo eccezioni specifiche – «deve restare l’attuale status quo». Dosser su cui resta almeno a parole più vicina la posizione di Usa e Israele è invece quello dell’Iran: «Abbiamo concordato che non dovrà mai acquisire armi nucleari», ha detto ancora Blinken sul punto al premier israeliano più longevo di sempre. In serata Blinken è atteso dal presidente d’Israele Isaac Herzog e dal ministro degli esteri Ely Cohen, domani a Ramallah dal presidente palestinese Abu Mazen.


Foto: EPA/DEBBIE HILL / POOL

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