Maturità 2023, prove al via (in presenza) dal 21 giugno. Latino al classico, Matematica allo scientifico

Dopo tre anni l’esame di Stato del secondo ciclo torna in aula. Ecco come e quando

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il decreto per gli esami di Stato di fine dell’anno scolastico 2022/23, che si svolgeranno – di nuovo in totale presenza dopo tre anni – a partire dal 21 giugno. Per la seconda prova della maturità, gli studenti dovranno misurarsi quest’anno con la prova di Latino al liceo classico, di Matematica al liceo scientifico, di Economia Aziendale negli istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, Progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. Dopo tre anni scolastici segnati dall’emergenza Covid, che ha profondamente modificato il protocollo per l’esame di Stato, la maturità tornerà quest’anno a svolgersi secondo le modalità tradizionali previste dal decreto legislativo 62/2017: una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 21 giugno 2023; una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio; infine il colloquio, con l’obiettivo – ricorda il ministero – di «accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente». Le Commissioni d’esame sono composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. Solo in alcuni specifici indirizzi di studio (sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena e bilingui sloveno/italiano del Friuli-Venezia Giulia) è previsto lo svolgimento di una terza prova.


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